"Il Pd può ancora vincere. Penso che gli italiani siano saggi e non rincog****ti". Così afferma Graziano Delrio, attuale ministro delle Infrastrutture, in un’intervista a Circo Massimo, su Radio Capital. Un’espressione forse non casuale, questa di Delrio, perché con essa sembra replicare, sebbene indirettamente, al giudizio dato sulla facoltà di scelta degli italiani da Alessandro Di Battista, “big” del M5S, giusto qualche giorno fa.
La fiducia negli italiani
Nell’intervista, Delrio si dichiara fiducioso che il Partito democratico uscirà dalle elezioni vittorioso e rafforzato al punto da evitare un governo di cosiddette “larghe intese” con altre formazioni politiche.
Perché, aggiunge, gli elettori sceglieranno certamente di dare nuova fiducia a quella compagine politica che ha dato vita al governo il quale ha permesso all’Italia non solo di superare la crisi economica, ma di tornare a crescere.
Le critiche a Forza Italia e al MoVimento 5 Stelle
Ma non lesina anche critiche agli altri competitors, Delrio. Giudica la flat-tax del centrodestra - la proposta economico/fiscale di Forza Italia che prevede la creazione di un’unica aliquota Irpef per tutte le fasce di reddito ndr - come una proposta "irrealizzabile". E dichiara che la lista pentastellata della possibile futura squadra di governo presentata anzitempo al Presidente della Repubblica sia "cabaret" che nulla ha a che fare con la vita quotidiana dei cittadini.
Ben diverso da Forza Italia e dal MoVimento 5 Stelle è il Pd, che, argomenta il ministro delle Infrastrutture, si occupa dei temi concreti dei cittadini, come la scuola, la sanità, l’occupazione.
Nessuna lotta per la premiership
Delrio nega anche che vi sia una competizione tra Matteo Renzi, segretario del Pd, e Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio uscente: evidenzia, infatti, come sia stato proprio lo stesso Renzi a sostenere Gentiloni ed il suo esecutivo.
E, sempre sul tema della premiership, aggiunge che il partito non abbia un candidato premier, le elezioni cercheranno di condurre in Parlamento il numero maggiore possibile di candidati delle liste elettorali, ma sarà il Capo dello Stato, poi, a scegliere chi effettivamente avrà l’incarico di formare e di guidare il prossimo esecutivo.
Una mezza verità, però, questa: se è certamente vero che sia il Presidente della Repubblica a nominare il Presidente del Consiglio dei Ministri è pur vero al contempo che il Capo dello Stato non possa non tenere conto del nome indicato dalla forza politica che ha vinto le elezioni, o dalla coalizione che ha trionfato nella tornata elettorale. Il nome scelto dal Capo dello Stato è in altre parole quello suggerito dalle forze politiche vincitrici delle elezioni.
In merito ai problemi della rete ferroviaria
In qualità di ministro delle Infrastrutture, Delrio entra infine nel merito della questione dei treni bloccati a Roma per la neve. Sottolinea come le Ferrovie abbiano sbagliato a non applicare il protocollo, la linea d’azione prevista per eventi climatici come questi; sono stati commessi degli errori di valutazione.
Delrio si scusa poi pubblicamente e sottolinea come anche le Ferrovie si siano già scusate pubblicamente. Ma aggiunge che sia ancora presto per licenziare i responsabili, proprio perché sono in corso delle indagini per accertare le responsabilità del malfunzionamento della rete ferroviaria.