Anche se le urne delle Elezioni politiche 2018 si sono chiuse da quasi 20 giorni, il 4 marzo scorso, il rischio di nuove elezioni tra pochi mesi, in caso di mancata formazione di un governo, resta ancora alto. Per questo gli istituti di ricerca che si occupano di rilevazioni statistiche proseguono ad effettuare sondaggi sul peso delle diverse forze politiche. L’ultimo sondaggio politico disponibile è quello commissionato alla Index Research dal talk show di La7 Piazzapulita, condotto da Corrado Formigli. Nella puntata andata in onda lo scorso 22 marzo sono stati mostrati dei dati che, se confermati, porterebbero ancora più in alto nelle preferenze degli italiani sia il M5S che la Lega, i due vincitori delle elezioni del 4 marzo.
Gli altri partiti, invece, forse a causa del fenomeno del ‘voto utile’, continuano a precipitare. A pagare dazio nei sondaggi è soprattutto Forza Italia, ma anche il Pd se la passa male. Crollo verticale per i ‘piccoli’ come Fd’I e LeU. Vediamo tutti i numeri.
M5S e Lega fanno il pieno di voti nei sondaggi
Secondo i sondaggi effettuati da Index Research e pubblicati il 22 marzo, prosegue in modo apparentemente inarrestabile l’avvicinamento degli elettori verso le due forze uscite vincitrici dalle elezioni politiche del 4 marzo. Il M5S guidato da Luigi Di Maio cresce di quasi quattro punti percentuali, passando dal già lusinghiero 32,7 raccolto nelle urne elettorali ad un potenziale 36,4% assegnatogli dagli ultimi sondaggi.
Ancora meglio dei pentastellati va alla Lega di Matteo Salvini che, dopo il sorpasso di Berlusconi con lo straordinario 17,4% raccolto il 4 marzo, non si accontenta e punta ancora più in alto: al momento i leghisti salirebbero di più di 6 punti, attestandosi addirittura al 23,5%.
Emorragia di voti per gli altri partiti del centrodestra
A pagare il successo nei sondaggi di pentastellati e leghisti è, in primo luogo, Forza Italia. Il parito-azienda di Silvio Berlusconi è costretto ad assistere impotente al travaso di voti verso il Carroccio. Gli azzurri, infatti, scendono sensibilmente dal 14% ottenuto nelle elezioni politiche ad uno striminzito 10,9%.
Nella coalizione di centrodestra le cose non vanno certo meglio per i Fratelli d’Italia che, scesi dal 4,3% al 3,3%, rischiano addirittura di sparire dalla scena politica nazionale. Dimezzati anche i voti dei centristi di Noi con l’Italia, dall’1,3% allo 0,6%.
La scomparsa della sinistra
Se il centrodestra paga dazio a Salvini, secondo gli ultimi Sondaggi politici il centrosinistra non passa certo un periodo migliore. Il Pd, seppur non più guidato da Matteo Renzi, continua a scendere, dal 18,7% all’attuale 17,4%. Tutte le altre forze politiche che formavano la coalizione di centrosinistra (Insieme, Civica Popolare, + Europa, Svp), invece, con la somma dei loro voti raggiungono a mala pena il 4% (erano al 5,1% il 4 marzo).
Drammatica, per concludere, la situazione di LeU, il partito di sinistra guidato da Grasso, Bersani e D’Alema che, dopo la già dura batosta elettorale con il 3,3%, vede assottigliare i suoi consensi fino alla quota irrisoria del 2,1%.