Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha scelto. Dopo il week end di riflessione al termine delle consultazioni con la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha deciso di affidare un nuovo incarico esplorativo, questa volta alla terza carica dello Stato: il grillino Roberto Fico. A Fico sarà dato il compito di verificare la fattibilità di una convergenza con il Partito Democratico e quindi la costituzione di un Governo dopo cinquanta giorni di veti e contro-veti da parte di tutte le forze politiche. La più forte indubbiamente quella tra Forza Italia ed il Movimento Cinque Stelle.

Ragione per la quale, si esplora una terza via, onde evitare un governo istituzionale con il dentro tutti rifiutato dal leader della Lega Matteo Salvini, o peggio ancora il ritorno alle urne.

Al Quirinale, non sfugge il fatto che i mercati sinora sono stati clementi, anche grazie al Quantitative Easing di Mario Draghi, ma che la pazienza degli investitori ha un limite ed il limite è stato raggiunto. La paura del Colle è che prima o poi si torni a parlare di spread, pericolo per ora scampato, ma le parole di Angela Merkel ed Emmanuel Macron durante il loro bilaterale, parlando delle condizioni istituzionali italiane che non lasciano ben sperare.

Cosa deciderà il Partito Democratico?

La palla ora passa quindi nel campo del centro-sinistra.

Le lacerazioni nel Partito Democratico non mancano sicuramente, in quanto, mentre l'ala renziana ha deciso da tempo di non partecipare ad un governo con Di Maio, l'ala orlandiana ed ancor di più quella capeggiata da Michele Emiliano sembrano più propense al dialogo.

La certezza è che Martina dovrà portare una posizione coesa del partito quando a breve sarà convocato dal Presidente della Camera, che presumibilmente accoglierà tra oggi pomeriggio e domani la delegazione dei democratici.

Bisognerà vedere e capire se Fico toccherà le corde giuste con il Segretario reggente Maurizio Martina, in quanto giovedì il Presidente della Camera dovrà tornare al Quirinale per riferire e dare le sue conclusioni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il centrodestra da parte sua è compatto nel ribadire che l'unico incarico possibile è quella da conferire al leader della Lega, in quanto prima coalizione e quindi con numeri da cercare direttamente in Parlamento. Ancora una volta quindi tempi stretti, in quanto il tempo è scaduto.