Maria Elisabetta Alberti Casellati verso le 12.00 di oggi, venerdì 20 aprile, si è recata dal capo dello stato Sergio Mattarella per riferire in merito alle recenti consultazioni con le forze politiche del paese per la formazione di un nuovo esecutivo per il Paese.

Il colloquio è durato circa 40 minuti e si è concluso con la Alberti Casellati che ha rimesso il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, che dovrà a questo punto valutare altre soluzioni. Si potrebbe passare da un difficile mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico, alla formazione di un cosiddetto governo del presidente, per cui si fanno i nomi di Paola Severino, ex ministra della giustizia, ma anche di Carlo Cottarelli e del professore emerito della Normale di Pisa Sabino Cassese.

Contrario a questa soluzione si è già detto Matteo Salvini, che a un ennesimo governo tecnico preferirebbe tornare al voto.

Nessuna apertura pentastellata

Non sembra esserci alcuna apertura da parte dei cinque stelle. La capogruppo alla Camera, Giulia Grillo, spegne sul nascere le speranze di qualche parlamentare dell’area del centrodestra, che paventava un accordo in vista per un governo tra M5S e la coalizione capeggiata da Matteo Salvini.

Il problema rimane sempre lo stesso: la presenza di Forza Italia e Fratelli d’Italia. I pentastellati accetterebbero un appoggio esterno, ma non sono disposti ad aprire a un governo con le due forze alleate alla Lega.

La Grillo inoltre, ribadisce che la leadership di Luigi Di Maio non è in discussione e che è suggestivo, ma non praticabile, un incarico a Roberto Fico.

La rabbia di Berlusconi

Il presidente e fondatore di Forza Italia Silvio berlusconi, non ha accolto nel migliore dei modi gli ultimi sviluppi sulla questione alleanze.

Berlusconi è un fiume in piena contro i cinque stelle, e non solo. L’ex-Cav, nei virgolettati riportati dal Corriere della Sera, si dice stufo di dover lottare contro gli antidemocratici.

Definisce gli M5S un pericolo per l’Italia e rilancia la necessità di evitare a tutti i costi che prendano il potere. Ma c’è di più. Il fondatore di Fininvest, infatti, ancora una volta, non nasconde di apprezzare il Partito Democratico, definendolo anni avanti rispetto al Movimento.

L’ex presidente del Consiglio, ha inoltre affermato di “essere disgustato”, e che “gli italiani hanno votato male”.

Secondo Ronzulli di Forza Italia, non c’è alcuna possibilità di un appoggio esterno, mentre Matteo Salvini bacchetta l’alleato sul suo apprezzamento per il Partito Democratico. Il segretario del Carroccio infatti, come ha ribadito più volte, non ha alcuna intenzione di fare alleanze di governo coi Dem.