Il presidente Mattarella è pronto a testare nuovamente i partiti. Ultima possibilità per le forze politiche che verranno chiamate in causa dal presidente della Camera Roberto Fico che, salvo sorprese, riceverà l'incarico esplorativo dal capo dello Stato entro oggi. La pausa di due giorni si è conclusa e l'opzione principe rimane sempre quella della "via istituzionale", perché ancora nessuno dei leader politici vuole assumersi il rischio di bruciarsi. 49 giorni dal voto sono passati e ancora non si trova una soluzione definitiva per dare un governo al paese.

Le vie politiche si stanno esaurendo, e questa potrebbe essere l'ultima offerta fatta ai partiti da parte del Quirinale. Poi potrebbero aprirsi le porte ad una soluzione tecnica o istituzionale; con un governo del presidente. Lega e M5S lo sanno, e l'ufficializzazione della loro "unione" potrebbe essere questione di giorni.

Il perimetro per Fico esploratore

Il presidente della Camera avrà un perimetro partitico più largo a cui attingere nei prossimi giorni. L'esplorazione del presidente Casellati si limitava al campo centrodestra-M5S; quella del presidente della Camera potrebbe pendere con maggiore attenzione verso il centrosinistra, provando a coinvolgere il Pd in una maggioranza di governo con i pentastellati.

Fico è l'anima di sinistra del Movimento, da sempre convinto che un accordo di governo con i dem sarebbe la via più naturale e praticabile per i grillini. Dal Partito Democratico traspare scetticismo: tante le posizioni politiche in campo, nessuna quella definitiva. L'ala renziana del partito continua a rilanciare la linea "tocca a loro"; orlandiani chiudono ma aprono al dialogo; Emiliano propende per un governo politico con il Pd.

Queste sono solo poche delle diverse posizioni in campo in un Pd in stallo, in attesa di risolvere le proprie questioni interne. Appare difficile riuscire a chiudere la partita in un perimetro confusionario come quello dei dem. A meno che il Pd non decida di seguire una linea comune.

La Lega rimane in campo, anche con Fico

Salvini ha chiesto qualche giorno per "ragionare".

Dopo l'ennesimo ultimatum lanciato dal capo politico del M5S Di Maio, il leader leghista ha deciso di prendere ancora altro tempo. Salvini sa bene che il governo potrebbe sfumargli dalle mani in un niente, soprattutto ora che il presidente propende per l'incarcio al presidente della Camera Fico. Secondo un retroscena riportato dal Corriere, Salvini sarebbe in contatto anche con la terza carica dello Stato. Appare chiaro che la Lega non vuole assolutamente chiudere il forno M5S; anche se chiamata ad abbracciarlo in solitaria abbandonando Berlusconi al suo destino. La rottura tra Berlusconi e Salvini e la successiva unione tra quest'ultimo e Di Maio potrebbe essere solo questione di giorni. Sotto le pressioni istituzionali del Quirinale l'accelerazione diventa un obbligo.