Se Salvini si dice possibilista sull'ipotesi di un Governo fra Lega e M5S, Di Maio lo gela riducendo a zero le possibilità che possa formarsi un esecutivo con Lega, M5s e le altre anime del Centrodestra. A far precipitare le quotazioni di un'alleanza fra Lega e M5s la secca risposta che Di Maio fa recapitare a mezzo stampa all'indirizzo del Segretario delle Lega Nord - nonchè leader del centrodestra - Matteo Salvini che in mattinata da Udine aveva attribuito il 51% di chances ad un accordo fra centrodestra e pentastellati per la formazione del nuovo Governo.
Di Maio infatti ha parlato esplicitamente di uno zero percentuale che complica nuovamente il quadro che il Quirinale si troverà di fronte nel secondo giro di consultazioni.
Salvini: stop a nuovi vertici del centrodestra
Eppure nelle prime prime ore della giornata sembrava nuovamente farsi largo un riavvicinamento fra Lega e M5s. Era stato lo stesso Salvini infatti a chiudere la porta ad ogni ulteriore vertice fra Lega, Forza Italia e Fdi - dopo quello tenutosi domenica ad Arcore - in vista di un imminente faccia a faccia Salvini - Di Maio richiesto dallo stesso capo della Lega.
La netta chiusura opposta da Di Maio, al contrario, è stata l'ennesima doccia gelata su chi sperava in una rapida soluzione dell'attuale fase di stallo.
A questo punto resta da capire se l'aut aut di Di Maio a Salvini provocherà qualche nuova reazione leghista o se il quadro di sostanziale unità del centrodestra invece resterà tale. Bisognerà capire se Berlusconi cederà e consentirà un Governo con il M5s o resterà asserragliato nel suo categorico rifiuto di un'alleanza con i cinquestelle.
Salvini punta ad un modello Orban?
In queste ore sono molte le incognite e Salvini sa che il tempo stringe. La minaccia di tornare al voto anticipato non è casuale nelle stesse ore in cui dall'Ungheria arriva la notizia del trionfo di Viktor Orban che conquista la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. Salvini è consapevole che tornare alla urne dopo i risultati del 4 marzo significa con molte probabilità un consolidamento dei consensi leghisti a scapito di Forza Italia.
Questo significherebbe ancora più peso politico e forse chissà, i numeri per slegare definitivamente il proprio destino da quello del partito di Berlusconi.
Resta inoltre da osservare il panorama nel centrosinistra rimasto fino ad ora alla finestra a guardare gli sviluppi del dialogo fra Lega e M5s. Le chiusure finora mostrate da Martina e dagli altri esponenti di ala renziana sembrano prevalere ma le nuove virate di Salvini verso il voto potrebbero far cambiare gli scenari e aprire qualche breccia anche dalle parti del Nazareno.