In questa giornata i principali quotidiani parlando di spread, (Spread italiano in rialzo) ma prima di parlare dell'aumento dello stesso andiamo a vedere di cosa si tratta.

Cosa è lo spread?

In termini rudimentali lo spread è una differenza, la parola viene dall'inglese e tradotta significa "ampiezza", infatti si tratta dell'ampiezza della differenza del rendimento di un paese da quello della Germania. Ma perché proprio la Germania? Si tratta del paese europeo economicamente più stabile, quindi i suoi titoli saranno confrontati a quelli di ogni stato.

In parole povere i titoli di stato tedeschi fungono come misura di confronto al fine di stabilire la sicurezza del rendimento degli altri stati europei. Ovviamente non è ancora chiaro il concetto di spread, infatti c'è da dire ancora tanto a riguardo. Una tra le cose importanti su come orientarsi meglio sull'argomento è la sua funzione. Sappiamo che a livello economico ogni stato ha la propria situazione interna, che può essere in rialzo o in ribasso. Sappiamo che nel caso del nostro paese, l'Italia, abbiamo una spesa pubblica pari a circa 2 mila miliardi di euro che per essere pagata bisogna di soldi, ma da dove li prende lo stato se non li può reperire? Ogni nazione che ha bisogno di denaro, può chiedere che gli sia dato in prestito attraverso i propri titoli di stato.

Un titolo di stato sarebbero le obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze al fine di finanziare il proprio debito pubblico.

Finanziare la spesa, quindi, significa vendere i propri titoli ad un costo con l'assicurazione di rimborsarli entro una certa data a chi li ha concessi. Ma chi li concede questi titoli, cioè, è più corretto chiedere chi li compra?

Molto spesso si tratta di investimenti in vista della promessa di un rendimento con gli interessi. Investimento che può essere affrontato da banche, fondi, risparmiatori grandi o piccoli che siano, in effetti ogni cittadino può investire nei titoli di stato attraverso il proprio conto corrente o la propria banca.

Si tratta, quindi, di un prestito con la previsione di una restituzione della cifra investita più un certo totale di interessi come assicurazione, se non come un vero e proprio incentivo in più per spingere chi può ad investire.

Più lo spread dei titoli di stato è alto, più sarà alto l'interesse da rimborsare al creditore. In questo caso sappiamo che, da sempre gli investimenti più sicuri sono quelli che fanno guadagnare meno, infatti gli introiti più alti sono anche i più rischiosi, in quanto potrebbero anche non pervenire mai. Ma allora a cosa servono i rendimenti più alti?

Se uno stato ha bisogno di soldi in prestito, ma la sua credibilità non è rassicurante per chi potrebbe interessarsi, allora il primo promette un rendimento più alto, il "premio a rischio", al fine di allettare o stuzzicare il desiderio dell'altro ad investire e, quindi a prestare soldi al fine di poter pagare, parlando della nazione, la propria spesa pubblica.

Spiegandolo con soggetto l'Italia: se il rischio che lo stato italiano non restituisca il denaro affidatagli in prestito è basso, allora il rendimento sarà minimo, ma se l'Italia non ha una situazione abbastanza rassicurante e non ha garanzie sotto questo punto di vista, allora il rendimento sarà alto. Rassicurazioni che provengono da vari campi, non solo quello economico, infatti lo spread misura la capacità di un paese di restituire il denaro prestatogli.

Lo spread si misura in centesimi, quindi nel caso italiano, arrivato a 150 punti, la cifra da restituire comprenderà l'1.5% in più rispetto ai titoli tedeschi, perché come abbiamo detto la Germania è il nostro metro di misura. La sua misurazione è decisa dai mercati secondari, infatti in ogni singolo momento della giornata avvengono le contrattazioni di compratori e venditori che lo formano.

Per una singola persona è molto difficile spostare il rendimento dei titoli di stato italiani, anche vendendone un gran numero tutto insieme, al fine di far alzare lo spread. Motivo per il quale il luogo di scambio dei titoli sono, appunto, i mercati secondari.

La Banca Centrale Europea è l'unica in grado, da sola, di modificare rendimenti e spread, probabilmente è stato grazie ad essa che i rendimenti dei titoli italiani si siano mantenuti bassi.

Ma come mai oggi è allarmante lo spread italiano?

Stiamo assistendo ad una scena Politica complicata da diverso tempo che ha sicuramente le sue conseguenze, tra queste anche le varie richieste e pressioni che arrivano dall'Europa, come l'esortazione a non uscire dall'Euro.

Infatti è proprio questo il punto.

Nella giornata di martedì è circolata la bozza del contratto del cambiamento di quello che dovrebbe essere il nuovo, ma non ancora sicuro governo giallo-verde italiano. In questo contratto veniva riportata anche la possibilità di uscita dall'Euro, che anche se è solo una supposizione, la sola possibilità che possa esistere il pensiero ha provocato l'aumento dello spread italiano, per la possibile incapacità italiana di rimborsare i propri creditori.