Dopo il via libera dato da Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno iniziato questa mattina la serie di incontri per stilare un contratto di governo che accontenti Lega e Cinquestelle. Il nodo principale, al momento, sembra essere quello relativo al premier. Entrambi i partiti molleranno difficilmente la partita per la presidenza del Consiglio. Lo scenario più probabile, al momento, è quello di un tecnico che vada bene ad entrambi al vertice del governo (si fanno i nomi di Carlo Cottarelli e di Enrico Giovannini).

Governo Lega-M5S, al vaglio nomi e programmi: la cronaca della giornata di giovedì 9 maggio

15:35 - E' iniziata da pochi minuti, a quanto si apprende, la riunione tra M5S e Lega per la stesura del contratto di governo. All'incontro partecipano una delegazione di tecnici dei due partiti e una piccola rappresentanza parlamentare.

15:30 - Il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ha affermato che ci sarà una durissima opposizione nei confronti di Lega e Cinquestelle: "Il Partito democratico deve accettare la sfida di essere una migliore alternativa a questo governo. Non staremo certamente a guardare con i pop corn in mano, come dice qualcuno".

14:15 - Le ultimissime indiscrezioni parlano di un premier terzo a Di Maio e Salvini, che sia ben visto da Lega e Cinquestelle.

Ad ogni modo, i due partiti non sembrano intenzionati a fare nomi prima dell'accordo sui programmi. A quanto pare, i due leader stanno anche valutando la possibilità di non fare parte del nuovo esecutivo.

14:05 - Intanto si inizia a parlare di futuri scenari. In molti si chiedono a chi andrà la premiership tra Lega e M5S. Le ipotesi più probabili su chi sarà il prossimo presidente del Consiglio nel nuovo governo, sono tre:

  • La prima è quella di un tecnico che vada bene ad entrambi. I nomi più gettonati sono quelli di Carlo Cottarelli, economista e funzionario del 'Fondo monetario internazionale' che potrebbe avere un ruolo da garante verso i mercati, e di Enrico Giovannini, ex presidente dell'Istat;
  • La seconda è quella di una staffetta tra Di Maio e Salvini, un po' come avvenne tra Ciriaco De Mita e Bettino Craxi negli anni '80;
  • La terza ipotesi sul piatto è quella di affidare l'incarico ad un esponente di Lega o Cinquestelle. Il nome più caldo, in tal senso, sono quelli di Giancarlo Giorgetti, il quale però sarebbe visto più funzionale per uno dei ministeri strategici.

14:00 - Secondo indiscrezioni riportate dal 'Corriere della Sera', Giorgia Meloni sarebbe contrariata per essere stata scarsamente consultata da Matteo Salvini e dai maggiori esponenti della Lega.

La leader di Fratelli d'Italia fa sapere che la fiducia del suo partito ad un eventuale governo Salvini-Di Maio dipenderà in larga parte "dalle scelte che farà il presidente Mattarella".

13:30 - Tra i temi ricorrenti in entrambi i programmi ci sono la lotta al cyberbullismo, il contrasto alla violenza sulle donne e, in generale, l'inasprimento delle pene riguardanti lo stalking.

Punto centrale della convergenza tra i due partiti sarà l'abolizione della legge Fornero, che assieme a 'Flat tax' e lotta all'immigrazione clandestina ha contraddistinto l'intera campagna elettorale di Salvini. Anche i Cinquestelle hanno dichiarato più volte di voler cancellare la riforma pensionistica vigente, ma nel documento recentemente stilato dal professor Della Cananea questo tema non è specificato. È probabile, comunque, che si riuscirà a trovare una convergenza. Il tema più delicato riguarda, invece, quello delle tasse e del reddito di cittadinanza. È presumibile che i maggiori contrasti su Salvini e Di Maio potranno esserci sulla cosiddetta tassa piatta che vorrebbe la Lega e sulla misura per contrastare la povertà chiesta dai Cinquestelle.

Le due misure sono incompatibili tra loro e trovare un compromesso su questi due punti appare impresa ardua.

13:05 - Il Movimento 5 Stelle sottoporrà ai suoi iscritti il contratto di governo che stilerà con la Lega. È quanto riferiscono alcuni esponenti grillini. Il documento sarà sottoposto al voto e, in caso di via libera, si procederà con la nascita del nuovo governo.

13:00 - Come aveva preannunciato pochi minuti fa Giancarlo Giorgetti, Lega e Cinquestelle hanno chiesto tempo fino a lunedì al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

12:50 - Aggiornamenti importanti sono attesi nel pomeriggio di oggi, quando ci sarà la riunione tra i parlamentari di Lega e Cinquestelle, nella quale si discuterà di quegli argomenti che dovranno poi essere inseriti all'interno del contratto di governo.

Tra Di Maio e Salvini, comunque, sembra esserci già un discreto feeling, nonché la volontà di formare un nuovo governo in tempi brevi.

12:25 - Ecco il video-messaggio che Luigi Di Maio ha postato sul proprio profilo Facebook:

12:05 - Il capogruppo alla Camera della Lega Giancarlo Giorgetti ha fatto sapere che forse servirà più tempo del previsto a Di Maio e Salvini per trovare un'intesa di governo. L'esponente leghista non ha escluso la possibilità di chiedere una ulteriore proroga al capo dello Stato.

11:40 - Nel pomeriggio di oggi, giovedì 10 maggio, si terrà una riunione tra i responsabili tecnici dei diversi settori di Movimento 5 Stelle e Lega. Lo si apprende dal comunicato di Di Maio e Salvini.

I due hanno specificato che "l'incontro si è svolto in un clima positivo per definire programma e priorità di governo".

11:35 - "Sulla composizione dell'esecutivo e del premier sono stati fatti significativi passi in avanti nell'ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l'obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare presto una risposta e un governo politico al Paese". È questa la nota congiunta dei due leader dopo l'incontro avvenuto questa mattina.

11:30 - Sono diverse le tematiche sulle quali Di Maio e Salvini dovranno scendere a compromessi. I contrasti maggiori potrebbero verificarsi su immigrazione e temi economici. "Flat tax" (tema caro a Salvini) e "reddito di cittadinanza" (argomento chiave nella campagna elettorale dei Cinquestelle) sono certamente incompatibili tra di loro.

11:10 - "Esiste un partito come Forza Italia che ha le mani libere. Vediamo che succede quando ci sarà la fiducia, chi saranno i ministri e su cosa sarà basato il programma. Se ci piaceranno queste tre cose lo voteremo". È questo quanto affermato dal portavoce di Forza Italia Giorgio Mulè.

11:00 - È terminato l'incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il leader del Carroccio, uscito dagli uffici dei gruppi parlamentari, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione e ha fatto sapere che a breve ci sarà un comunicato ufficiale.

10:35 - Dopo il passo indietro di Berlusconi, che ha dato il via al dialogo tra Di Maio e Salvini, arrivano le prime reazioni dagli esponenti del Pd. Il capogruppo dei Dem al Senato Andrea Marcucci ha definito Lega e M5S "irresponsabili e poco rispettosi delle istituzioni per aver perso due mesi - conclude Marcucci - per arrivare ad un accordo ovvio".

10:30 - Se, come appare probabile, Lega e Cinquestelle stringeranno l'accordo, il governo dovrebbe prendere forma entro una settimana. Naturalmente, sulla scelta dei ministri l'ultima parola spetterà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

10:20 - Il governatore della regione Liguria Giovanni Toti ha dichiarato che "non ci sarà alcun ministro di Forza Italia nel nuovo governo". L'esponente di spicco del partito di Berlusconi ha sottolineato di non essere a conoscenza su quali nomi Lega e Cinquestelle stiano discutendo, ma "certamente non saranno di Forza Italia". Toti ha aggiunto che "il governo difficilmente potrà durare un'intera legislatura, perché i punti di compromesso non sono infiniti".

10:15 - È in corso l'incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. I due sono arrivati in mattinata a Montecitorio e, con ogni probabilità, stanno già affrontando i temi più delicati per giungere ad un'intesa.

10:00 - Si terrà già oggi l'incontro Di Maio-Salvini per iniziare a discutere di programmi (e, dunque, del contratto di governo richiesto dai Cinquestelle) e nomi dei ministri. Si inizierà a discutere anche del premier, che al momento appare come l'argomento più spinoso e che potrebbe minare, sin da subito, un'intesa tra le parti.

Governo Lega-M5S: Berlusconi di defila

Alla fine Silvio Berlusconi ha deciso di fare quel famoso "passo di lato" per consentire la nascita di un governo Lega-M5S.

Il leader di Forza Italia, attraverso un comunicato diffuso nella serata di ieri, ha spiegato di aver preso atto e di non voler porre veti su un'eventuale intesa tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. L'ex premier ha comunque sottolineato che Forza Italia non accorderà alcuna fiducia ad un governo che includa i Cinquestelle, "che ha dimostrato - si legge nel comunicato - anche in queste settimane di non avere la maturità Politica per assumersi questa responsabilità". Berlusconi ci ha tenuto a precisare che un governo Di Maio-Salvini non sancirà la fine del centrodestra, che continuerà a governare in varie regioni e comuni e che ha assunto un impegno con gli elettori.