Inutile cercare il famoso post di Gemitaiz in cui augura la morte al ministro dell'Interno Matteo Salvini. Dal suo profilo è stato cancellato dopo soli 10 minuti, 10 minuti che sono stati sufficienti per fare di lui il rapper più celebre d'Italia, anche se certo non per la sua musica. Il post, con tanto di risposta di Salvini, ve lo mostriamo più sotto, perché in rete tutto resta, ma la polemica scatenata è andata oltre una semplice story su Instagram. Gemitaiz torna a parlarne in due interviste, una rilasciata al magazine Rolling Stones, l'altra in un audio al canale Youtube Fanpage.

Gemitaiz: nelle parole di Salvini c'è odio, bisogna schierarsi

In un'intervista visibile sul canale Youtube di Fanpage che potete ascoltare più sotto, il rapper romano Gemitaiz esordisce paragonando il razzismo al nazismo, e invitando tutti a schierarsi contro questa ideologia. Gli viene poi chiesto quale sia la sua personale posizione sul ministro Salvini. Il rapper chiarisce che di politica non gli "frega" niente e che non se n'è mai interessato. Afferma di non avere un'idea su Matteo Salvini a livello politico, ma di essersi fatto un'idea sul suo modo di comunicare.

Nella dialettica del vicepremier ci sarebbe dell'odio di fondo. E poi affonda di nuovo con una dichiarazione forte contro il ministro dell'Interno.

Gemitaiz: 'Di tutto quello che ho fatto eviterei la story ma Salvini è un razzista'

Questo è quello che si sente al minuto 1.08 dell'audio-intervista su Fanpage. Matteo Salvini è un razzista e tutto quello che ha fatto e che ha detto sono cose che non possono essere dimenticate.

Continua poi dicendo che, anche se ha premesso di non interessarsi di politica, sa che la questione migranti per Salvini non è una questione meramente politica ma di base. Cioè, secondo lui Salvini non considera quelle persone al suo stesso livello.

Gemitaiz a Rolling Stones: 'Odio i razzisti ma so di aver esagerato'

In questi giorni il rapper romano è diventato molto noto, e c'è anche chi si domanda se la sua non sia stata un'uscita commerciale.

Tuttavia, al magazine Rolling Stones Gemitaiz continua a parlare della bufera scatenata dalla sua story. Comincia dicendo si essere consapevole di aver esagerato con la sua Instagram story, ma poi rincara la dose. Si definisce uno che non è un simbolo di cultura, in quanto detiene solo la licenza di terza media. Tuttavia, afferma anche che è impossibile non sentirsi vicino ad una donna incinta su un barcone sotto il sole a 50 gradi. Definisce chi non vuole i migranti gente senza anima. Sa di aver esagerato ed è per questo che dopo pochi minuti ha rimosso la story. Ma conclude dicendo che odia i razzisti, e che questo in fondo gli piace.