Qualcuno, usando un falso account a nome di Lara Pedroni, ha diffuso su Facebook diverse fake news riguardanti Roberto Saviano e altri politici facenti parte dell'opposizione. A smascherare il profilo, David Puente, debunker di professione, che si è subito messo al lavoro per fare degli accertamenti, concludendo che tutte le citazioni riportate erano inventate.

La strategia di 'Lara' era ben studiata

Lo stesso Puente ha confermato che la persona dietro il profilo di Lara ha agito da vera esperta. Infatti, è riuscita in poco tempo ad ottenere una certa popolarità e ha saputo selezionare un determinato target di utenti che potessero realmente credere a ciò che pubblicava.

Ha saputo, in particolare, puntare su gruppi simpatizzanti con le idee di Matteo Salvini, con quelle di Putin e con il Movimento 5 Stelle. La politica, infatti, non pare essere un tema marginale, perché nel mirino dell'autore di fake news c'erano proprio dei personaggi in forte contrasto con l'attuale governo. Primo fra tutti, Roberto Saviano, che di recente ha ricevuto una querela da parte del ministro dell'Interno. Lara ha pubblicato una finta dichiarazione in cui Saviano, nel corso di un'intervista, avrebbe detto di preferire i migranti (anche quelli clandestini) ai terremotati italiani, troppo ''viziati e piagnucoloni''. Un filo rosso, quello dei migranti, che si ripresenta anche nelle citazioni totalmente inventate che dovrebbero appartenere a Matteo Renzi, Laura Boldrini e Cecile Kyenge, tutti accusati, da Lara Pedroni, di favorire l'immigrazione e di discriminare gli italiani.

Al momento, dopo che le fake news sono state sfatate (così come le foto utilizzate dal profilo, rubate ad una modella inglese su Instangram), il profilo è diventato irraggiungibile. Il fatto che si sia ritirato dal social, però, non esclude che fra qualche tempo possa ripresentarsi sotto un nuovo nome.

L'aggravante degli italiani

Da un recente studio pubblicato da Infosfera, che ha ascoltato un campione di 1500 italiani, i risultati emersi sono che circa l'80% dei cittadini non sa distinguere fra una vera notizia e una fake news. Parallelamente, bisogna notare che esse si diffondono principalmente sui social network, a cui è iscritta gran parte delle persone con accesso a internet, rischiando, così, di procurare più popolarità alle notizie falsate che a quelle verificate.

Da una parte, l'atteggiamento dei social stessi non aiuta a combatterne la diffusione, come nel caso di Facebook, che non censura le fake news perché ''violerebbe la libertà d'espressione''; dall'altro lato, però, c'è l'ingenuità e la disinformazione di migliaia di utenti, che sottovalutano il potere di queste notizie nel manipolare la percezione di massa nei confronti di alcuni personaggi pubblici.