Matteo Salvini ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Tempo, dove ha spiegato le prossime manovre che intende intraprendere riguardo ai campi nomadi e ai fondi destinati ai centri per i migranti. Oggi, inoltre, incontrerà la sindaca Virginia Raggi.

Salvini: meno ai centri, più alle Forze dell'Ordine

Secondo il ministro dell'Interno, i centri d'accoglienza hanno un costo troppo elevato. ''Voglio smettere di spendere una fortuna ogni hanno'', ha detto Matteo Salvini. Per questo motivo, ritiene che vada eseguita una ''verifica a tappeto'' per tagliare i costi e investire il risparmio ottenuto in un altro ambito.

Il vicepremier vorrebbe utilizzare i risparmi per pagare gli straordinari delle Forze dell'Ordine, che sarebbe pari a 50 milioni. Per Salvini, infatti, la ''priorità'' è quella di finanziare chi lavora nella pubblica sicurezza. Il calo degli sbarchi dell'ultimo periodo, inoltre, dovrebbe agevolare l'operazione. ''Con questa strada -dice Salvini - alla lunga il problema sarà più facile da risolvere''.

Incontro con la sindaca Raggi: 'Sigillare i campi rom'

Per oggi è fissato anche l'incontro tra Matteo Salvini e la sindaca di Roma Virginia Raggi, nel corso del quale si parlerà del dossier capitolino e della chiusura dei campi nomadi. Il ministro ''non vede l'ora di sigillare i campi''. Nell'intervista a Il Tempo, ha raccontato di aver visitato di persona alcuni campi rom e di avere la ferma intenzione di chiuderli per ''restituire gli spazi ai cittadini''.

Oltre a questo, il vertice affronterà anche questioni come i beni confiscati alla mafia, argomento importantissimo per il quale Salvini intende chiedere al comune di Roma ''tutta la collaborazione possibile''.

Il 'buonismo' della Corte Europea

Sempre riguardo allo sgombero dei campi nomadi, ieri il ministro dell'Interno ha criticato, con un tweet, il ''buonismo della Corte europea, che ha difeso i Diritti dei Rom''.

La Corte, infatti, ha posto un freno alla chiusura del Camping River, un campo romano di cui era stata proposta l'evacuazione il 13 luglio scorso. L'associazione 21 luglio si era fin da subito mobilitata per sensibilizzare sulla questione, sostenendo che l'azione sarebbe stata lesiva nei confronti degli abitanti. L'Ue ha sospeso la procedura e Matteo Salvini, di certo, non ha gradito la notizia, accusando la Corte di essere stata 'troppo buona' nei confronti dei rom che vi abitano.