Il Ministro dell’ Interno italiano e vice premier Matteo Salvini ha le idee chiare sulle scuse, i pretesti e le forzature imposte dall’Unione Europa, contro la quale più volte si è scontrato.
La sua linea di governo non fa mistero delle idee sulla tutela della famiglia tradizionale e sul rispetto del prodotto nazionale, ed è vicino alle politiche e agli ideali protezionistici e, talvolta, antieuropeisti.
Matteo Salvini e bassa natalità in Italia
Matteo Salvini è sempre stato lapalissiano, sin dall’ inizio, quando in Lega Nord muoveva i suoi primi passi.
Le moderne politiche nazionali e internazionali occidentali, quella europea in primis, stanno lanciando un duro affondo alla famiglia tradizionale in Italia, che nel corso degli ultimi decenni ha visto sgretolarsi molti benefici e supporti governativi.
E’ chiaro che oggi sia sempre più difficile “fare figli” sia per un cambio di mentalità degli italiani, sia per un ridotto potere d’acquisto degli stipendi medi, sia perché “i figli costano”: essendo stati ridotti o, talvolta annullati, gli sgravi fiscali a supporto delle famiglie tradizionali e aumentati quelli verso le famiglie non-convenzionali (coppie di fatto, genitori non sposati, ragazze madri che però convivono con il partner), è sempre più difficile pensare a famiglie con più di 2 figli.
Cosa ben diversa, invece, accade in Francia per esempio, paese che il vice-premier conosce benissimo per la sua intesa di vedute con Marine Le Pen e che, da sempre, applica politiche di forte supporto e di incentivo alla maternità per tutte le coppie francesi.
“Importare migranti” per pagare le pensioni del futuro, così come sostengono Laura Boldrini, Matteo Renzi e Tito Boeri, è una soluzione sbagliata e miope, sicuramente pretestuosa, secondo il nuovo Ministro dell’ Interno italiano.
Matteo Salvini, infatti, intervistato dal quotidiano britanno Times, ha detto senza mezze misure: “Un paese dove non nascono bambini è destinato a morire. Alla fine di questo mandato, il Governo sarà valutato sul numero di nuovi nati piuttosto che sul debito pubblico.”
Matteo Salvini sulla "questione migranti"
Matteo Salvini punta a sgretolare la falsa convinzione diramata a piè sospinto dalla sinistra secondo la quale i migranti siano necessari per permettere all’ Italia di sopravvivere.
Lo aveva già detto qualche ora fa: "L'allarme razzismo è un'invenzione della sinistra" e ora lo ha ribadito scendendo nel dettaglio. In gioco, dice il vice-premier “c’è la nostra tradizione, la nostra storia, la nostra identità” e la sinistra che ha governato fino a ieri ha usato il tema della bassa natalità in Italia come una scusa bella e buona per aprire all’incontrollata “importazione di migranti”.
Così come ha fatto recentemente anche contro i rom di Roma, teoricamente protetti da una certa sinistra, con lo sgombero del campo nomadi di Camping River.
Matteo Salvini su Brexit dà un consiglio a Theresa May
Sempre in un’intervista ad una testata giornalistica inglese, il Sunday Times questa volta, Matteo Salvini ha espresso il suo punto di vista sulla questione inglese della Brexit.
“La mia esperienza nel Parlamento Europeo - dice il vice-premier, che è stato per lunghissimi anni parlamentare europeo - mi dice che o ti imponi o loro ti truffano”.
Durante la sua militanza nella Lega Nord prima di arrivare al Governo nella veste di Ministro degli Interni, Matteo Salvini è sempre stato molto sensibile al tema, portando spesso alla luce le politiche europee a sfavore dell’Italia, dalle quote latte al formaggio con il latte in polvere, alla tutela del prodotto nazionale che non deve e non può essere omologato all’interno dell’ Unione.
Per questo motivo, il vice-premier italiano ha esortato la premier UK Theresa May ad adottare una linea più dura durante i negoziati con la UE, tutelando la scelta dei cittadini britannici, piuttosto che cedere al braccio di ferro Comunitario.
Secondo Matteo Salvini, la premier May dovrebbe prepararsi all’idea di poter lasciare il tavolo delle discussioni anche in mancanza di un accordo con la UE. Non sarebbe un dramma, anzi, una salvezza per il Regno Unito. “Perché su alcuni principi - aggiunge il vice-premier italiano - non c’è bisogno di essere flessibili e tu non dovresti fare passi indietro”
Il feedback dalla politica italiana sulle dichiarazioni di Matteo Salvini
La politica italiana plaude alle dichiarazioni del Ministro dell’Interno sulla famiglia, come riportato dallo stesso Ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana che scrive sul suo profilo Facebook: “Stesse idee per il bene della nazione. Avanti tutta!”. Proprio tre giorni fa, il Ministro della Famiglia in un intervento alla Commissione Affari Sociali, aveva espresso gli stessi concetti: “La famiglia deve essere considerato un investimento e non una spesa.
Il capitale famiglia rappresenta, infatti, un investimento per il welfare, per il futuro e in termini di Pil. Ogni anno perdiamo in termini demografici una città come Padova. Un problema non certo risolvibile allargando le maglie dei flussi migratori”.