I recenti Sondaggi politici dell'Istituto SWG vedono la Lega Nord ancora al primo posto, davanti al Movimento 5 Stelle. Il partito di Matteo Salvini, secondo le ultime indicazioni, raccoglie il 30,5 per cento, in crescita dello 0,7 per cento rispetto alla rilevazione della precedente settimana. Dalle elezioni del 4 marzo scorso, la Lega è cresciuta di oltre 13 punti percentuali, un risultato che in pochi si sarebbero aspettati alla vigilia del voto nazionale. Il primo posto della Lega nella prima settimana del mese di luglio viene confermato anche da altri sondaggi diffusi dai mass media in questi giorni.
Tra Lega e M5S divario di 1,5 punti
L'istituto SWG pone la Lega Nord al 30,5 per cento, potendo contare su un margine pari a 1,5 punti percentuali rispetto al M5S, secondo nella classifica di questa settimana al 29,0 per cento. Dall'ultima rilevazione, datata al 2 luglio scorso, il Movimento 5 Stelle è cresciuto dello 0,3 per cento, la metà circa di quanto fatto dalla Lega. Il Carroccio ha dunque incrementato il proprio vantaggio sui grillini, passato da 1,2 a 1,5 punti. A differenza della Lega, per il Movimento il saldo rispetto alle elezioni del 4 marzo 2018 è negativo. I pentastellati, infatti, vengono dati in calo del 3,7 per cento (32,7% il risultato raggiunto alle politiche del mese di marzo).
L'area di governo sfiora il 60 per cento
Le due forze politiche di governo, Lega Nord e Movimento 5 Stelle, raggiungono insieme quasi il 60 per cento. Se si sommano i valori assegnati dai Sondaggi SWG di questa settimana, Lega e M5S insieme valgono il 59,5 per cento (30,5 + 29,0). In questi mesi, la Lega ha incamerato i voti degli elettori di Forza Italia, che vedono nella Lega il nuovo partito di riferimento della coalizione del Centrodestra che ha raggiunto il 37 per cento delle preferenze degli italiani in occasione del voto di marzo.
Il Movimento 5 Stelle si mantiene intorno alla percentuale del 30 per cento, senza accusare particolari conseguenze a seguito dell'alleanza con un partito di Centrodestra.
Come terza forza politica del Paese trova conferme il Partito democratico, dato al 17,8 per cento, percentuale immutata rispetto alla rilevazione del 2 luglio.
Perde, invece, Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi viene dato in calo di mezzo punto percentuale, passando da un valore di 8,2 allo 7,7 per cento. Per FI una delle percentuali storicamente più basse. Si mantiene sopra il 4 per cento Fratelli d'Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni è stabile al 4,3 per cento.