Matteo Salvini non sembra affatto impensierito dal livello assunto da quello che ormai è a tutti gli effetti uno scontro aperto sulla questione migranti, provocato dalla decisione di trattenere i profughi a bordo della Nave Diciotti. Il ministro dell'Interno, nelle stesse ore in cui l'Ue avverte che con le minacce non si va da nessuna parte, annuncia un vasto pacchetto di misure che interverrà in maniera organica su accoglienza, diritto d'asilo e rimpatri.

Salvini cambia le regole sui migranti

Le misure - anticipate da un articolo del Sole 24 ore - mirano a cambiare radicalmente l'attuale normativa in materia di immigrazione, così come immaginata da Salvini.

News che non aiutano ad abbassare i toni accesi di questi giorni. Anzitutto si punta ad allungare i tempi concessi per l'identificazione dei migranti nei centri di detenzione che torneranno ad essere il fulcro del sistema di accoglienza. Si passa dagli attuali 90 giorni a 180. Un raddoppio che consentirà nella sostanza di trattenere per ben 6 mesi i migranti.

Sempre ammesso che le norme restino tali, si amplierà la tipologia dei reati per cui potrà essere negato l'ingresso nel nostro Paese. Restrizioni inoltre per l'accesso ai servizi essenziali attualmente previsti per i migranti. Salvini prevede il diniego della carta d'identità, ad esempio, che verrà sostituita da un apposito documento di riconoscimento.

Come è facile intuire, insomma, la prospettiva è quella di un deciso giro di vite che trova subito lo scontento e la reazione di opposizioni e associazioni di volontariato.

Salvini annuncia contatti con gli alleati europei

A chi gli rinfacciava in questi giorni un isolamento anche rispetto agli alleati dei Paesi di Visegraad, Salvini annuncia che nei prossimi giorni incontrerà a Milano Il premier ungherese Viktor Orban: con ogni probabilità quello dell'immigrazione sarà il principale argomento sul tavolo.

L'obiettivo è chiaro: rompere l'isolamento che al momento circonda l'Italia in Europa. Sul punto, dopo l'attacco di Di Maio, che ha minacciato il taglio dei contributi all'Europa in assenza di interventi concreti sulle politiche di accoglienza, è intervenuto il premier Conte: "L'Italia è costretta a prendere atto che l'Europa ha perso una buona occasione".

Questo lo sferzante giudizio al termine del vertice straordinario di oggi da cui tecnici e funzionari sono usciti con un nulla di fatto.

Diciotti ancora impasse

E intanto, da Catania, dove da giorni è ormai ormeggiata la nave Diciotti, arriva la notizia del clamoroso gesto dei migranti che annunciano uno sciopero della fame per protestare contro il loro fermo. Di fronte alla stasi dell'Ue e all'intransigenza del ministro Salvini si fa davvero fatica ad intravedere quale potrà essere la soluzione che porterà ad uscire da questa crisi Politica che ormai ha coinvolto tutta l'Europa. Salvini intanto ha fatto capire, comunque la si pensi, che in Italia l'interlocutore, sui migranti e non solo, ha cambiato decisamente registro.