Lo spread continua a salire, logica reazione dei mercati allo scontro che si va preparando tra il governo italiano e Unione Europea, sulla legge di bilancio in arrivo. Non è un mistero ormai che Salvini e Di Maio abbiano intenzione di forzare la mano per mettere in atto il programma di governo. Le coperture non ci sono e quindi intendono prendere i provvedimenti annunciati facendo nuovo debito.
Lo spread verso i massimi di maggio
In effetti lo spread torna ad allargarsi ed è nettamente superiore a quello spagnolo, ciò significa un aumento degli interessi che lo Stato deve pagare sui titoli pubblici ed aggravi per le famiglie italiane, quando vanno in banca a chiedere un prestito.
Oggi siamo a circa 280 punti base rispetto ai Bund tedeschi. Gli investitori aspettano che l'Italia invii a settembre la sua proposta di bilancio all'esame di Bruxelles e intanto si defilano.
Schermaglie e numeri che non tornano
In tale contesto s'inserisce la questione migranti: ieri Luigi Di Maio ha minacciato di togliere il contributo italiano al bilancio dell'Unione, pari a suo dire a circa 20 miliardi, se non sarà trovata una soluzione alla questione Diciotti, in particolare sulla redistribuzione dei migranti in attesa sulla nave, nei paesi membri. Egli lamenta che in cambio l'Italia riceve solo 12 miliardi. Ma la prima cifra è falsa. Infatti dagli atti pubblicati dal Parlamento Europeo risulta che il nostro Paese ne versa 12, ricevendone quasi 9.8 (rif.
anno 2017) e dunque il contributo netto reale è pari a 2.2 miliardi, contro i 19,6 versati della Germania, che ne ha ricevuti meno di 11.
Le reazioni a Bruxelles
Le reazioni in sede Ue sono per lo più di fastidio e lo stesso Tajani stigmatizza le dichiarazioni del vicepremier, affermando che l'approccio italiano deve si essere duro, ma più che altro nei confronti dei paesi del blocco di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia), che si rifiutano di accogliere migranti sul loro territorio. La questione è stata inoltre vissuta in riferimento all'imminente presentazione della proposta di bilancio italiana e in definitiva vista come un collegamento improprio delle due questioni.
Salvini mette le mani avanti
Salvini dal canto suo inizia chiaramente a preparare il confronto usando toni molto duri, evocando non meglio precisati soggetti che, a suo dire, potrebbero portare a misure che interessino il risparmio degli italiani. La fuga record dai Btp italiani da parte degli investitori sta creando nervosismo, se Salvini afferma che qualcuno, punta a mettere le mani sui 5000 miliardi di risparmi delle famiglie con una patrimoniale o una nuova tassa sulle case. Resta però un mistero su chi sia questo qualcuno, visto che i provvedimenti nel caso, spetterebbero al suo governo.
Intanto, continua la fuga degli investitori che è a livelli da record storico: -34 miliardi a maggio e -38 miliardi a giugno.
Le prossime settimane ci diranno se siamo all'inizio della crisi del debito sovrano della terza economia dell'Unione, o se nel bilancio italiano si troverà una ragionevole composizione tra le necessità legate al bilancio e il programma di governo.