Ilva ad un bivio. Oggi Di Maio presiederà presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico un incontro a cui prenderanno parte le principali sigle sindacali e i rappresentanti di Confindustria. Dopo settimane di forte dibattito sulle sorti della gara governativa che ha assegnato al gruppo ArcelorMittal la proprietà dell'Ilva, si è giunti ad una data cruciale per capire cosa accadrà.

Come noto, infatti, l'attuale responsabile del Dicastero competente per le attività industriali, in aperta polemica con il precedente Governo ed in particolare con l'ex Ministro Carlo Calenda, ha sollevato pesanti dubbi sulla regolarità della gara esperita per consentire il passaggio di proprietà dell'Ilva dopo l'uscita di scena del gruppo Riva.

Di Maio: 'La gara su Ilva è irregolare ma non posso annullarla'

Il vice presidente del Consiglio - che oltre alla delega alle Attività produttive detiene anche quelle per il Lavoro - sostiene infatti che mancando ad oggi 'l'interesse pubblico concreto ed attuale - presupposti previsti dalla legge 241/90 e dalle successive modifiche - non può esercitare il cosiddetto annullamento in autotutela per la gara su Ilva, pur sussistendo, a suo dire, profili di irregolarità.

È chiaro come questa situazione di incertezza, abbia generato non pochi dissidi sia di natura Politica ma, forse più importante visto che si sta parlando del principale impianto siderurgico italiano, sul fronte delle relazioni sindacali ed industriali.

'Ci aspettiamo che Di Maio chiarisca' ha auspicato il segretario della Fim - Cisl Marco Bentivogli, a capo dei metalmeccanici del Sindacato di via Po.

Sulla stessa linea anche la Uil che per voce del suo responsabile dei metalmeccanici, Rocco Palombella avverte Di Maio 'Non è ormai più possibile rimandare alcuna decisione'. L'assenza di punti fermi sugli indirizzi del Governo riguardo ad Ilva impedisce allo stato di capire quale sarà il futuro occupazionale degli operai di Taranto, a cui è inevitabilmente legato quello dei lavoratori dell'indotto.

Sul tavolo restano in particolare i nodi relativi ai livelli occupazionali oltre che quelli inerenti un complesso piano di risanamento ambientale necessario per consentire la prosecuzione dell'attività dell'Ilva di Taranto.

Su Ilva anche Confindustria è pronta allo sciopero

Di fronte a questo scenario di forte tensione, si aggiunge anche l'insolita posizione della principale associazione degli industriali italiani su Ilva.

News in merito riferiscono che l'organizzazione di viale dell'Astronomia si dice infatti pronta ad aderire allo sciopero, indetto dai sindacati per il prossimo 11 settembre, per chiedere lo sblocco della situazione da cui dipendono non solo le sorti di Ilva e dei suoi lavoratori ma quello dell'acciaio italiano, da molti ritenuto strategico per il futuro industriale del Paese.