Nasce una nuova formazione Politica e si chiamerà “Partito Gay”. Il logo, di proprietà di Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, è stato registrato il 30 agosto all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico.

Partito Gay e Lista Gay, entrambe arcobaleno

Da quanto fa sapere Marrazzo, in passato ex presidente dell'Arcigay di Roma, sarebbero due le grafiche depositate al MiSE. La prima si chiamerebbe “Partito Gay”, la seconda “Lista Gay”. In entrambi i casi, si fa riferimento ai colori arcobaleno, simbolo delle battaglie Lgbt, con l'aggiunta della scritta “Europa, Italia” all'esterno del cerchio.

Marrazzo parla all'AdnKronos

Interpellato dall'agenzia di stampa AdnKronos, l'attivista ha spiegato che si tratta di un'idea in fase embrionale. Tuttavia si dice disponibile a fare la sua parte, qualora i partiti si mostrassero sordi alle loro richieste. Il fine di tale iniziativa sarebbe, oltre la promozione dei diritti omosessuali, la dimostrazione che occuparsi delle loro battaglie non fa perdere consensi.

Il sondaggio di Euromedia Research

A convincere Marrazzo sulla necessità di fondare un Partito Gay sono state le rilevazioni di un sondaggio affidate alla Euromedia Research da parte di Gay Center. Tali dati vennero presentati nel corso di una conferenza stampa tenuta alla Camera dei Deputati lo scorso fine gennaio.

Emerse che il 6,2% degli italiani voterebbe una lista gay, mentre il 27,3% degli aventi diritto guarderebbe di buon occhio la nascita di un movimento omosessuale.

Fratelli d'Italia considerato Gay friendly

Il partito più sensibile e amico dei gay sarebbe Fratelli d'Italia. Oltre la metà dei votanti, ovvero il 67,7%, avrebbero espresso parere positivo e di vicinanza al mondo Lgbt da parte della formazione politica guidata da Giorgia Meloni.

Percentuali più alte all'interno di una coalizione

Stando nuovamente al sondaggio di Euromedia Research, la Lista Gay potrebbe raggiungere il 4% all'interno di una coalizione, magari insieme al Movimento 5 Stelle. Nel centrosinistra, invece, con il Partito Democratico raggiungerebbe il 3%, con Liberi e Uguali il 2,1% e 1,9% all'interno del centrodestra. Sconfortanti i dati qualora si presentassero fuori dalle coalizioni, arrivando ad un misero 1,6%. Sconforto alleviato dagli under 25 che porterebbero la lista oltre il 14% dei consensi.