È divenuto virale in pochi minuti il breve video (guarda qui sotto) postato sul suo profilo Twitter dall’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca. Alla notizia della prossima bocciatura della manovra economica italiana, data a Strasburgo durante una conferenza stampa dai vertici della Commissione europea, alla presenza anche del commissario agli Affari Economici, Pierre Moscovici, il politico leghista non ci ha visto più, si è tolto una scarpa e ha imbrattato platealmente a favore di telecamere alcuni documenti lasciati sul tavolo. Un gesto politicamente scorretto, quello di Ciocca, che ha ricordato a molti quanto accaduto a New York il 12 ottobre 1960 quando, nel corso di una Assemblea dell’Onu, l’allora segretario del Partito comunista sovietico, Nikita Kruscev, si tolse una scarpa facendola volteggiare rabbiosamente nell’aria.
La provocazione di Angelo Ciocca: ‘Ho calpestato con la scarpa la montagna di bugie scritte da Moscovici’
Sono da poco passate le 16.00 di martedì 23 ottobre quando Angelo Ciocca, eurodeputato a Strasburgo in quota Lega, decide di postare un breve video, di circa 20 secondi (forse girato da un suo collaboratore). Nelle immagini si vede lo stesso Ciocca che, una volta fatto il giro del lungo tavolo dove fino a pochi minuti prima sedevano i vertici della Commissione europea (Pierre Moscovici è ancora lì in piedi accanto a lui insieme a Valdis Dombrovskis), si appropria prepotentemente di alcuni documenti. Subito dopo si sfila la scarpa destra, un elegante mocassino con “suola made in Italy” (ironizza lo stesso Ciocca), e comincia a calpestare sul tavolo stesso i fogli sui quali per l’eurodeputato leghista sono scritte parole che non sono altro che “bugie scritte da Moscovici contro il nostro Paese”.
Il politico socialista francese si accorge dell’accaduto e, con fare stizzoso, si avvicina a Ciocca per riprendersi il maltolto, ormai lordato dall’avversario secondo il quale “l’Italia merita rispetto” e l’unico modo per farlo capire agli “euro imbecilli” sarebbero le maniere forti.
A #Strasburgo, HO CALPESTATO (con una suola Made in Italy!!!) la montagna di BUGIE che #Moscovici ha scritto CONTRO il #NostroPaese !!! L’Italia merita RISPETTO e questi #EuroImbecilli lo devono capire, non ABBASSIAMO PIÙ LA TESTA !!! Ho fatto bene ??? pic.twitter.com/Dx5OeM0RMs
— Angelo Ciocca (@AngeloCiocca) 23 ottobre 2018
Ciocca come Kruscev all’Onu nel 1960
Il singolare episodio che ha coinvolto il parlamentare europeo seguace di Matteo Salvini e l’odiato nemico burocrate Pierre Moscovici ha fatto subito tornare alla mente quanto accaduto quasi 60 anni or sono, quando un’altra scarpa entrò di diritto nella storia.
Era il 12 ottobre del 1960 e, nella sede newyorkese dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, si stava tenendo una concitata Assemblea Generale. Ad un certo punto, insegno di protesta contro le parole di Lorenzo Sumulong - rappresentante delle Filippine che in quel momento stava condannando la dominazione militare dell’Urss nei Paesi dell’Europa dell’Est – l’allora segretario generale del Pcus, l’ucraino Nikita Kruscev, iniziò a brandire una scarpa roteando il braccio in aria.
L’indumento di colore chiaro e con tanto di lacci è passato alla leggenda come la ‘scarpa di Kruscev’, anche se i molti diplomatici presenti non riuscirono a capire se la scarpa utilizzata dal numero uno dell’impero sovietico fosse realmente la sua, oppure appartenesse ad un suo collaboratore al quale la aveva sottratta. Oggi Angelo Ciocca può essere considerato, almeno per questo episodio, il nuovo Kruscev.