"Siamo pieni di autismo, l'autismo è la malattia del secolo": Sono le parole con cui Beppe Grillo intendeva, con un po' di sarcasmo, descrivere il deprimente scenario politico italiano, con particolare riferimento ad alcuni esponenti. Si è trattato di parole che si ponevano l'obiettivo di cogliere nel segno puntando sull'ironia tagliente, ma che invece hanno suscitato lo sdegno di diverse componenti: non solo quelle dell'opposizione che, come nel caso di Matteo Renzi, non ha avuto problemi nel dire "Beppe Grillo mi fai schifo", ma anche e soprattutto di quanti con l'autismo ci convivono.
Le famiglie che lottano affinché i propri figli che ne sono affetti non subiscano discriminazioni di alcun tipo, così come chi è diventato grande e lo vive in prima persona. Il video di Lorenzo, un ragazzo con la sindrome di Asperger, in risposta al comico genovese sta raggiungendo altissimi livelli di viralità sul web.
Lorenzo è un ragazzo autistico che decide di rispondergli con garbo, ma in maniera decisa
Il video di Lorenzo inizia proprio con lui che guarda Grillo dire quelle parole che tanto stanno facendo discutere. A quel punto si gira, guarda la telecamera ed inizia a parlare: "Mi chiamo Lorenzo e, a proposito di toni sempre uguali, gli attacchi a chi, come me fa parte di una minoranza sono sempre gli stessi".
Si presenta così il protagonista che ha una caratteristica particolare: ha la sindrome di Asperger, quella utilizzata da Grillo come strumento per attaccare qualcuno. Seppur sempre pacati, i toni nei confronti del comico genovese si fanno piuttosto decisi e diretti. Lorenzo sottolinea che pensa esista un'Italia diversa, che apprezza le diversità e le sappia valorizzare.
Un'Italia che, secondo lui, non si sente affatto rappresentata da questi urlatori che si stanno prendendo la scena e che fomentano la paura verso tutto ciò che è diverso e sconosciuto.
Lorenzo lancia l'hashtag #noAbilismo
Lorenzo riprende il filo diretto ideale con Beppe Grillo e torna a rivolgergli lui sottolineando come lo abbia ascoltato con attenzione.
"Se questo- evidenzia - voleva essere umorismo ti mando francamente a quel paese". A quel punto spiega che, qualora Beppe Grillo non avesse capito il concetto, avrebbe potuto beneficiare del "disegnino" che gli aveva fatto. Si tratta, in realtà, di un cartello in cui è presente l'hashtag #noAbilismo. Con abilismo si intende la discriminazione dei normodotati di discriminare le persone diversamente abili, colpa della quale rischia di essersi macchiato Grillo avendo definito la politica italiana piena di autismo con l'intento di indicare un qualcosa di negativo.
Ecco il video: