In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, il padre del vicepremier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio è sceso in campo per prenderne prontamente le difese. Per papà Di Maio, giornali e TV stanno cercando di colpire il Ministro in una maniera a dir poco inaudita, a maggior ragione per il ruolo istituzionale che ricopre. "Ma le responsabilità dei padri non possono ricadere sui figli", ha tenuto immediatamente a precisare. Antonio Di Maio ha dichiarato che il figlio non ha e non può avere nessuna responsabilità sulle vicende che riguardano esclusivamente il padre.

Antonio Di Maio: 'Ho sempre tutelato la mia famiglia, ma ho compiuto degli errori in passato'

Sull'assunzione dei lavoratori in nero, egli stesso ha ammesso che ha sempre cercato di tutelare nel migliore dei modi il suo nucleo famigliare, assumendosene talvolta le responsabilità su tutti gli errori che possa aver compiuto in passato. "Ma i figli non possono e non devono essere coinvolti in tutto ciò".

Secondo Antonio Di Maio, nella vita tutti compiamo degli errori, nessuno è perfetto, e molte volte accade che i padri di famiglia abbiano paura di rivelare i propri sbagli ai figli, in modo da non veder alterata e minata la stima che i figli hanno nei confronti dei propri genitori. "La cosa che fa più male" ha aggiunto papà Di Maio, è che i figli possano non essere più orgogliosi dei sacrifici e dell'operato generale che i propri genitori fanno nei confronti dei figli.

'Luigi ha fatto bene a non coprirmi o favorirmi'

Ecco perché "abbiamo sempre detto ai nostri figli che era tutto in regola", quando invece le cose effettivamente non stessero proprio così, com'è stato rivelato la scorsa settimana dall'inchiesta delle Iene, trasmessa sui canali Mediaset. Per Antonio Di Maio, il vicepremier e capo del M5S Luigi Di Maio ha fatto benissimo a non sottrarsi alle domande che gli sono state rivolte.

E ha fatto benissimo a non coprire gli errori del padre o comunque a favorirlo in qualche modo.

Per papà Di Maio, Luigi Di Maio è una persona assolutamente onesta, dalla schiena dritta e dalla morale limpida, e non avrebbe mai potuto prendere le difese del padre, dinanzi alle evidenze. E se l'avesse fatto, avrebbe adottato un tipo di comportamento che non gli appartiene e non gli è mai appartenuto. Antonio Di Maio ha inoltre rivelato che l'attuale vicepremier ha lavorato presso il cantiere di papà Di Maio con contratto regolare da febbraio 2008 a maggio 2008.