Alessandro Sallusti, in un commento a Non è l'Arena (La7), riprende un concetto espresso nell'editoriale di venerdì: lo ''spread politico'' pare più importante di quello finanziario, causando ''caos su tutti i fronti''. Mentre i sondaggi vedono la Lega trionfare e il M5S indebolirsi, Matteo Salvini sembra perseguire una strategia per ottenere il 30% di voti alle europee.

Sallusti: 'Salvini vuole capitalizzare il consenso'

Secondo il direttore de Il Giornale, l'atteggiamento ostile del governo nei confronti della Commissione Ue potrebbe iniziare a spaventare gli elettori.

''A Natale potrebbe cambiare qualcosa - afferma Sallusti - i mercati, i risparmiatori e l'opinione pubblica potrebbero costringere Salvini e Di Maio a prendere atto che si tratta di una strada impercorribile''. Ciononostante, la Politica dà l'impressione di marginalizzare gli effetti economici e di concentrarsi sui sondaggi. ''L'unico spread che interessa a Salvini è il differenziale di consenso rispetto ai Cinque Stelle - spiega dunque il direttore - Uno spread che ha come scadenza le europee di maggio. A Salvini interessa una sola cosa: capitalizzare tutto questo consenso e certificarlo alle elezioni europee, un po' come fece Renzi. Vuole arrivare a maggio e certificare che lui è sopra il 30%.

E' disposto a qualsiasi cosa rispetto a questo''.

Sallusti: 'La Lega va su, il Paese va giù'

''Lo spread politico - scrive Sallusti nell'editoriale- non vive di fatti ma di parole, di post sui social, di comparsate in tv o ai convegni, di selfie sui luoghi simbolo della cronaca quotidiana, dalle zone alluvionate ai campi rom sgomberati.

Per un punto di spread politico questo governo è pronto a sacrificarne dieci di spread finanziario''. Per questo motivo, in una sintesi senza mezzi termini, il direttore descrive questa logica come un ''che me ne importa se il Paese va giù, l'importante è che il mio partito stia più su di quello del mio alleato''. A Non è l'Arena, Alessandro Sallusti amplia il ragionamento sostenendo che ''la Lega continua a salire, ma i risultati dell'azione di governo continuano a portare il Paese verso il basso.

Non c'è un parametro, economico o sociale, che stia migliorando. Anzi, stanno tutti peggiorando. Per un mistero incomprensibile, però, questo porta acqua al mulino della Lega. Salvini porta le cose al limite della rottura, poi molla e ogni volta che fa questa operazione lui guadagna un punto mentre i Cinque Stelle ne perdono uno. Il gioco funziona''.