Si apre un nuovo filone d'inchiesta a Bergamo e la Lega torna nell'occhio del ciclone. Salvini sostiene però che non vi sia nulla di rilevante da cercare. I Capigruppo pentastellati D'Uva e Patuanelli affermano in una nota che sono necessari chiarimenti.
Il Caso Centemero
Dopo l'ormai celebre sentenza sui 49 milioni di euro confiscati alla Lega, si apre un nuovo sentiero d'inchiesta che coinvolge il partito di Matteo Salvini. Secondo i magistrati di Bergamo vi sarebbero ben 250mila euro sospetti, e pertanto dovrebbero aver inserito tra gli indagati il nuovo tesoriere leghista Giulio Centemero.
In pratica, sembrerebbe (il condizionale, per adesso, è d'obbligo) che Luca Parnasi, imprenditore, abbia finanziato appunto con la somma di 250mila euro un'associazione chiamata "Più voci", avente sede a Bergamo e vicina alla Lega. Secondo l'inchiesta, questa potrebbe essere una manovra per mettere al sicuro il denaro da possibili sequestri futuri collegati alla confisca principale di 49 milioni.
Salvini afferma che non c'è niente da cercare
Il Vicepremier Matteo Salvini si è detto del tutto sereno al riguardo. Appresa la notizia, ha affermato che ognuno deve fare liberamente il proprio lavoro, ma che in questo caso non c'è proprio nulla da cercare. Ha inoltre concluso che spera soltanto che facciano in fretta a concludere la questione.
Non sembrerebbe dunque che il leader del Carroccio abbia timori di sorta su questi eventi.
Ricordiamo che invece sulla questione principale, riguardante l'indagine che ha portato al sequestro dei 49 milioni, Salvini infine ha querelato soltanto l'ex tesoriere Francesco Belsito, ma non Umberto Bossi. Questa manovra, secondo molti, condurrà all'estinzione del processo.
M5S, i Capigruppo di Camera e Senato non vogliono che Salvini minimizzi
I capigruppo pentastellati di Camera e Senato, D'Uva e Patuanelli, hanno diffuso una nota in cui si dicono sicuri che la Lega fornirà tutti i dovuti chiarimenti, e auspicano che Salvini non minimizzi. Hanno inoltre aggiunto che il M5S si è sempre battuto per la trasparenza, in particolare nelle questioni di finanziamenti ai partiti, e dunque non saranno meno morbidi con gli alleati di governo.
Salvini ha risposto che non ha intenzione di minimizzare, ma ha aggiunto che simili eventi gli fanno cadere le braccia.
D'Uva e Patuanelli hanno inoltre ricordato che nelle prossime settimane si approverà il disegno 'Spazzacorrotti', con cui vogliono portare quella trasparenza nei partiti che in Italia è sempre mancata.