L’attentato terroristico di strasburgo, in Francia, sarebbe stato permesso volontariamente dalle supreme autorità transalpine, o addirittura organizzato dalle stesse. Il presidente Emmanuel Macron sarebbe stato a conoscenza dei fatti e avrebbe avallato questo orrendo complotto con l’unico scopo di sedare la rivolta dei gilet gialli. È questa la teoria, al momento senza alcun fondamento e non supportata da nemmeno uno straccio di prova, che si sta diffondendo sui social network nelle ultime ore, alimentata soprattutto da alcuni rappresentanti del movimento dei cosiddetti gilet gialli.

Guarda caso’ è l’hashtag che starebbe circolando in rete, con chiaro riferimento alla tempistica della strage di Strasburgo (compiuta da un estremista islamico, lo ricordiamo).

La teoria di Fly Rider: ‘Se qualcuno vuole fare un attentato va agli Champs Elysées e si fa esplodere’

In Italia è il prestigioso Corriere della Sera a riportare per primo le voci del web che adombrano un presunto complotto messo in atto dal governo Macron contro i gilet gialli attraverso l’attentato terroristico di Strasburgo. A non convincere i cospirazionisti della tastiera sarebbe l’orario in cui Macron e altri responsabili della sicurezza avrebbero pubblicato alcuni tweet: antecedente all’attentato di Strasburgo. Una prova della complicità dell’Eliseo o, molto più realisticamente, una bufala.

Ma a soffiare sul fuoco della teoria del complotto ci pensa anche Fly Rider, al secolo Maxime Nicolle, uno dei capi della rivolta dei gilet gialli. Sul gruppo Facebook ‘Fly Rider infos blocage’, che conta decine di migliaia di membri, ieri sera, a poche ore dalla strage, Nicolle ha scritto: “Se qualcuno vuole fare davvero un attentato, non aspetta che ci siano tre persone per strada alle otto di sera.

Va in mezzo agli Champs Élysées quando ci sono milioni di persone e si fa esplodere”. Un chiaro riferimento alla poca credibilità che avrebbe la versione ufficiale delle autorità di Parigi sui fatti di Strasburgo.

Anche in Italia si fa spazio la teoria del complotto avvenuto a Strasburgo

Certo, nessuna prova è stata offerta a supporto di questa teoria, da ritenersi al momento bislacca.

Ma fatto sta che l’esclamazione ‘guarda caso’ ha valicato i confini francesi per diffondersi anche sulla rete italiana. Anzi, nel nostro Paese c’è stato anche chi, come il profilo Twitter ‘La durezza del vivere’, aveva profetizzato l’attentato di Strasburgo il 10 dicembre, più di 24 ore prima che questo accadesse davvero. “A questo punto in Francia, se non sbaglio, la sceneggiatura dovrebbe prevedere un attentato”, aveva cinguettato in un messaggio in seguito cancellato (ma visibile qui sopra), l’utente anonimo che si auto definisce “sovranista psichico”. Tra i commenti più significativi al post quello di un certo Alessandro che scrive: “Mi permetto il finale...l’attentatore muore con la carta d’identità in bocca”.