Niente "carta sconti" per le famiglie di immigrati non comunitari. La commissione Bilancio della Camera, nelle scorse ore, ha dato il via libera alla manovra e ha conferito ai relatori Silvana Comaroli e Raphael Raduzzi il mandato di riferire in Aula sul testo (approdato con numerose novità). E così, mentre sono stati rinviati al Senato gli interventi relativi al reddito di cittadinanza ed alla riforma della Legge Fornero sono state approvate, piuttosto velocemente, alcune modifiche significative. Tra queste, appunto vi è emendamento della Lega di Salvini a favore delle famiglie numerose che però, esclude le famiglie extracomunitarie.

Niente 'carta sconti' alle famiglie extracomunitarie

L'emendamento del Carroccio sulla famiglia, prevede che dalla "carta sconti" per le famiglie numerose vengano escluse le famiglie di immigrati extracomunitarie. La carta, dunque, sarà riservata alle sole famiglie numerose italiane e alle famiglie numerose appartenenti all'Unione Europea residenti nel nostro Paese. La Carta, istituita con Decreto Interministeriale del 20 settembre 2017, consente non solo l'accesso a sconti sull'acquisto di beni e servizi, ma permette di usufruire di riduzioni tariffarie concesse dai diversi soggetti pubblici o privati che hanno aderito all'iniziativa.

La carta sarà sempre destinata alle famiglie con almeno 3 figli, ma prevede un innalzamento del loro limite di età: non più 18 anni, ma 26.

Inoltre, grazie all'emendamento, non si prenderà più come punto di riferimento l'Isee, utilizzato per definire le modalità di rilascio della carta sconti (la carta, finora, era riservata solo ai nuclei famigliari che non superavano un certo reddito minimo). Un Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che verrà approvato nelle prossime settimane e indicherà, dunque, i nuovi criteri di rilascio.

Come negli anni scorsi, saranno le stesse famiglie a richiedere al Comune di appartenenza l’agevolazione (che avrà una durata di due anni).

Le critiche

Fino ad oggi, potevano beneficiare degli sconti anche le famiglie extracomunitarie - ovviamente regolarmente residenti nel nostro Paese - con almeno tre figli minori a carico.

L'emendamento della Lega, però le esclude e la nuova norma, ovviamente, ha sollevato critiche e polemiche.

Andrea Maestri, del partito Possibile (fondato da Giuseppe Civati) ha commentato: “Siamo di fronte ad un altro tassello dell’opera di discriminazione e all'ennesimo strappo alla Costituzione”. Il governo - a suo dire - sta alimentando un odioso ed inaccettabile regime di apartheid.