Diego Fusaro si schiera apertamente dalla parte dei gilet gialli, protagonisti in Francia di una lotta senza quartiere contro il governo del presidente Emmanuel Macron rappresentante e strenuo difensore, a giudizio del filosofo, del potere capitalista. L’ennesima presa di posizione di Fusaro contro il turbocapitalismo arriva con un messaggio postato su Instagram. Nei giorni scorsi lo studioso di idee marxiste aveva anche scritto un lungo editoriale sull’argomento sul quotidiano sovranista online Il Primato nazionale, in cui aveva ribadito il suo appoggio incondizionato ai gilet gialli e il suo disprezzo per quelle élites finanziarie, come la famiglia Rothschild, che governerebbero il mondo con pugno di ferro.

Lo stesso Macron, poi, viene additato come rappresentante di questa “élite bancocratica” che trova i suoi massimi esponenti proprio nei membri della potente famiglia di origine ebraica.

Il post di Diego Fusaro in favore dei gilet gialli e contro Macron

L’ultimo appello in ordine di tempo contro il turbocapitalismo imperante, il filosofo Diego Fusaro lo ha lanciato oggi, 9 dicembre, attraverso un breve post su Instagram, poi condiviso anche su Facebook. Lo studioso di formazione hegeliana e marxiana augura pomposamente “lunga vita ai gilet gialli”, protagonisti della “lotta” contro il “mondialcapitalismo” scoppiata in Francia. Secondo Fusaro i gilet gialli sono stati i primi a comprendere veramente chi sia il “vero nemico” delle masse lavoratrici e sfruttate: “Il turbocapitalismo classista e sansfrontières (senza frontiere in francese ndr)”.

Questo super capitalismo mondialista troverebbe la sua “dramatis persona (maschera del dramma ndr)”, prosegue Fusaro, proprio in quell’Emmanuel Macron, bollato sprezzantemente come il “prodotto in vitro dell’élite bancocratica Rothschild”.

L’editoriale sul Primato Nazionale: ‘Renzi sempre dalla parte dei padroni’

Concetti e idee contrarie al capitalismo imperante che Diego Fusaro ha ripetuto in giro più volte, come nel caso di un editoriale pubblicato il 6 dicembre scorso sul quotidiano sovranista Il Primato nazionale.

Secondo il filosofo, al giorno d’oggi il concetto di “democrazia” viene identificato con quello di “dittatura dei mercati apolidi”, dove solo le “élites turbocapitalistiche”, ma non i proletari, hanno il diritto di rivoltarsi. Comportamenti criminali come “rapine bancarie, bail in, detassazione dei signori della finanza, ipertassazione delle classi lavoratrici e dei ceti medi, salvataggi delle banche coi danari della collettività”, vengono invece considerati democratici.

Quelli che invece Fusaro identifica come gli “sconfitti della mondializzazione”, ovvero le “masse precarizzate”, non hanno diritto a ribellarsi. Meno male che sono arrivati i gilet gialli i quali “rappresentano la nuova forma della contestazione al tempo del populismo”. Al contrario di quanto accade in Italia dove persone come Matteo Renzi, definito “tosco nichilista”, si schierano senza dubbi con il “potere” e contro la rivolta francese. Insomma, conclude Fusaro, da 20 anni le “sinistre traditrici di Marx e Gramsci” si schierano immancabilmente contro le “classi dominate”.