È di poche ore fa la notizia che il Lazio si è aggiunto alla lista delle regioni che protestano contro il decreto legge Sicurezza, definendolo come vergognoso e privo di ogni utilità.
L'intervento di Zingaretti
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti afferma di non avere alcuna intenzione di seguire il dl Sicurezza e di aver già stanziato 1,2 milioni di euro per non far terminare gli Sprar attivi (centri del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).
Il decreto viene descritto come vergognoso e non civile, e inoltre il presidente afferma di essere in procinto di fare ricorso alla Consulta.
Le sei regioni contro il dl Sicurezza
Dopo l'approvazione del decreto, sei regioni si sono dichiarate contrarie. Il Lazio si è unito in giornata a Umbria, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.
Alcune di queste, inoltre, stanno facendo ricorso alla Corte costituzionale, in particolar modo l'Umbria la cui giunta afferma che il decreto presenterebbe fattori incostituzionali che vanno contro alle fondamentali materie legislative in merito a salute, formazione professionale, diritto allo studio e assistenza sociale.
Inoltre è quasi certo che la Sardegna si unirà a breve al coro delle regioni contro il decreto, in quanto nelle prossime ore porterà la proposta in giunta.
La risposta del ministro Salvini
La risposta del ministro Salvini non si è fatta attendere. Irremovibile sulle sue idee, il leader della Lega afferma che è già in contatto con i presidenti delle varie regioni.
Portando avanti il suo slogan 'Prima gli italiani', ribadisce l'importanza di dare priorità prima ai concittadini, poi a persone provenienti da altri paesi.
A breve riceverà i dati degli italiani che richiedono alloggi popolari nelle suddette regioni, per dimostrare che ci sono ancora tante persone da aiutare nel nostro Paese.
Un richiamo particolare è stato fatto a Nicola Zingaretti e alla sua dichiarazione di negazione del diritto alla salute. Salvini sottolinea come gli aiuti sanitari siano validi per tutti e afferma che nessuno vuole negarli ai richiedenti asilo.
Le regioni coinvolte nello Sprar
Cinque tra le venti regioni italiane sono quelle maggiormente coinvolte nello Sprar, con un'elevata quantità di progetti attivi.
- Calabria con 125 progetti all'attivo
- Sicilia con un numero pari a 114
- Puglia con 112 progetti
- Campania con 90
- Lombardia con 64 progetti