Alessandro Di Battista è stato ospite di Fabio Fazio nella puntata del 20 Gennaio di "Che tempo che fa" e, dopo lunghi mesi di assenza, ha fatto il punto sulla situazione italiana, e non solo, spaziando dal Tav al tema immigrazione, dalle elezioni europee al bilancio del governo giallo-verde
L'ex deputato, tornato in Italia da pochi giorni, dopo 6 lunghi mesi che l'hanno visto viaggiatore, esploratore, studioso ma soprattutto collaboratore editorialista per "Il fatto quotidiano" dal Sud America, si esprime ai microfoni di Rai 1 incalzato dalle domande del padrone di casa Fazio sui temi più controversi di attualità, ribadendo la sua intenzione di seguire l'attività Politica italiana da osservatore e non da protagonista.
Molti gli elogi al "compagno" di avventura Luigi Di Maio, oggi ministro dello Sviluppo Economico, poche e ben velate le critiche nei confronti di Salvini e del suo operato all'interno del governo che, a suo dire, è in linea con il contratto sottoscritto da Lega e M5S sette mesi or sono.
Viaggio in India dopo le europee, Toninelli uno dei ministri migliori
Nel suo intervento Di Battista ribadisce la volontà di non avanzare la sua candidatura per le europee preannunciando invece un'imminente partenza per l'India subito dopo le elezioni di maggio. Dopo il Sud America, l'ex esponente grillino, affronterà un viaggio in uno dei paesi, a suo dire, più promettenti dell'area asiatica e a cui l'Europa dovrebbe guardare con curiosità e interesse in quanto dotato di un potenziale economico che sta già facendo capolino in questi ultimi anni.
Non mancano parole di elogio per i suoi amici ex deputati ora ministri del Governo, in particolare nei confronti di Luigi di Maio che, secondo Di Battista, è un "ragazzo di 32 anni che battagliando e combattendo è diventato ministro con profonda invidia di tanti altri esponenti politici".
Vittima di un massacro mediatico, sarebbe invece, Danilo Toninelli, Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, definito dallo stesso Di Battista come "uno dei migliori ministri assieme a Di Maio" che, nonostante qualche piccola gaffe, ultimamente sta facendo un lavoro straordinario in materia di blocco degli aumenti autostradali e non solo.
'Mai stato anti europeista', lotta al neo-colonialismo
Nel suo intervento in merito all'Unione Europea e al "mea culpa" tardivo di Juncker, Di Battista dichiara di non aver mai avuto una posizione anti europeista ma, al contrario, di aver sempre auspicato e lavorato per un'Europa più giusta e più vicina agli interessi dei cittadini.
Un parlamento europeo con più poteri, eliminazione del diritto di veto alla Francia presso il consiglio di sicurezza dell'ONU, interventi su costi eccessivamente alti e garanzia di diritti sono i punti che l'ex deputato vorrebbe venissero affrontati dall'UE per restituire ai cittadini un'idea più giusta e meno opprimente di comunità internazionale.
Parlando di Europa non si può non affrontare il tema dell'immigrazione, tanto attuale quanto drammatico, che vede Di Battista fermo sulla posizione di contrasto al neo-colonialismo perpetrato ancora oggi in territorio africano da nazioni quali la Francia, attraverso sfruttamento di risorse ma soprattuto attuando una schiavitù monetaria che impone il CFA (franco delle colonie francesi) ancora oggi come unica moneta di scambio in 14 paesi del continente subsahariano.
"Porti aperti o chiusi poco conta", afferma l'esponente pentastellato, fin quando ci sarà un controllo da parte di paesi ricchi della sovranità monetaria, politica e territoriale dei paesi da cui provengono molti immigrati che ogni giorno sfidano il mare per raggiungere le nostre coste. Ed è proprio dal mare che queste vite, secondo Di Battista, vanno salvate ma poi portate a Marsiglia, al fine di creare "un incidente diplomatico" col paese transalpino che smuova le coscienze europee.
Tav opera 'inutile accerchiata da tangenti', Salvini? 'Non lo conosco bene'
Uno dei temi cari agli esponenti del M5S è sempre stato quello del Tav Torino-Lione, un opera spesso definita inutile e dispendiosa, non ancora iniziata e che mai si farà, secondo le parole di Di Battista.
Le priorità del governo riguardano l'investimento di soldi e risorse per grandi opere infrastrutturali portuali e ferroviarie all'interno del territorio nazionale e il Tav, oltre ad essere una "sciocchezza", Di Battista la definisce anche un opera problematica perchè "qualcuno ci ha già messo le mani prendendo qualche tangente e sarebbe costretto a restituirla".
Non ultimo un tono accusatorio nei confronti della Lega sui 49 milioni di euro che il partito di Matteo Salvini deve restituire allo Stato e quindi ai cittadini italiani, esonerando, tuttavia, l'attuale leader da ogni colpa e responsabilità. L'ex deputato grillino afferma di non conoscere così bene il Ministro dell'interno ma di averlo incontrato una volta sola durante la precedente legislatura è più di averlo sentito solo un'altra volta per telefono.
Poche e molto misurate le critiche nei confronti del leader del Carroccio che, afferma lo stesso Di Battista, è stato l'unico e forse anche ultimo possibilie alleato che ha permesso la formazione di un governo e la stesura di un programma comune.