Le tragiche vicende delle ultime ore nelle acque del Mediterraneo riaprono il dibattito e le relative polemiche sulla gestione dei migranti e dei flussi migratori. Il bilancio di questo fine settimana è allarmante: sono circa 170 le persone morte negli ultimi due giorni nelle acque di fronte a Libia e Marocco in due differenti naufragi.

Il Ministro degli Interni Matteo Salvini è stato chiaro nel ribadire che questi fatti tragici sia possibile evitarli mantenendo chiusi i porti, e che siano accaduti anche a causa della presenza in Mediterraneo delle navi di soccorso gestite dalle Ong umanitarie che avrebbero incoraggiato i trafficanti a mettere in mare i loro mortali gommoni carichi fino all'inverosimile di poveri migranti disperati.

La linea dura che Salvini ha imposto al governo criticata dal Presidente della Camera Fico

Se la linea dura del Vice Ministro è condivisa dai colleghi del governo presieduto da Giuseppe Conte, tra le fila del Movimento Cinquestelle vi sono però esponenti di primo livello che si sono espressi in maniera molto critica. Tra tutti spicca la dichiarazione di Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati.

Con un messaggio pubblicato dai suoi social ha espresso dolore, rabbia e tristezza per le vittime dei naufragi. Secondo lui una 'società sana' deve preoccuparsi di salvare vite umane, e quando non vi riesce fallisce terribilmente. Secondo molti osservatori questa dichiarazione andrebbe in contrasto con la linea del Ministro dell'Interno, incarnando i dubbi di una parte del M5S nei confronti della strategia di Salvini.

Di Maio: 'Ci sono Paesi europei, in particolare la Francia che continuano a tenere sotto scacco l’economia africana'

Differente il commento del Vice Ministro Luigi Di Maio, incentrato sulle cause che portano alla nascita dei flussi migratori dall'Africa verso l'Europa. Secondo il 'capo politico' dei Pentastellati sarebbe ipocrita parlare solo delle cause e non degli effetti che le generano.

La sua analisi si riferisce a cosa spinge decine di migliaia di persone ad intraprendere quelli che vengono definiti i viaggi della speranza. Secondo Di Maio la causa principale è dovuta al fatto che la 'fase coloniale', da parte di alcuni paesi europei, e dalla Francia in particolare, sia ancora in atto. Questo comporta che la maggioranza degli stati africani siano ancora sotto scacco, e le loro economie siano ancora troppo condizionate ed impoverite.