La figura di Giulio Andreotti è stata sicuramente importante all'interno della storia politica italiana. Non è una caso che una mostra in suo onore sia stata organizzata in Senato in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.

Non tutti, però, sono estimatori del politico che ha segnato una buona fetta del novecento italiano. Tra questi c'è il senatore del Movimento Cinque Stelle Mario Michele Giarrusso che non ha usato mezzi termini per sottolineare come, a suo avviso l'evento andrebbe cancellato.

Mostra fuori luogo per Giarrusso

Giarrusso, nel corso del suo intervento in Senato, ha avuto modo di sottolineare come le sue parole giungono a nome di tutto il gruppo grillino.

Ha parlato di "disagio" e "disappunto" per l'organizzazione di una mostra nel centenario della nascita di colui il quale viene definito come "il peggior uomo politico che abbia visto queste aule".

L'intervento è piuttosto animato e sensibilmente contraddistinto da trasporto emotivo. Lo si capisce quando il senatore alza il decibel della sua voce. "La mostra - aggiunge - è fuori luogo". A non convincere è soprattutto l'esposizione fotografica perché porterebbe ad una ricostruzione storica che, nel pensiero, grillino sarebbe "falsa e diversa da quella che ha sancito la corte di Cassazione".

Giarrusso ritiene manchino foto significative

"In quella galleria mancano tante foto e noi dobbiamo ricordarle".

Continua a parlare in prima persona plurale Giarrusso, dato che sottolinea che il pensiero va esteso a tutto il movimento grillino. Poi menziona quelle che sarebbero le foto che, con la loro mancanza, snaturano la veridicità della mostra. "Per prima quella dei sodali di Andreotti e noi dobbiamo ricordarle: la foto di Salvo Lima, dei cugini Nino e Ignazio Salvo, ma mancano soprattutto le foto della vittima della mafia.

Manca la foto di Piersanti Mattarella". Il fratello del capo delo Stato non viene citato in maniera casuale da Giarrusso: "Quello è il fatto più grave che è stato imputato ad Andreotti ed è stato riconosciuto nelle aule giudiziarie".

Poi il senatore grillino spiega il perché basandosi sulle carte processuali: "Andreotti - evidenzia - ha discusso con la cupola del delitto prima che avvenisse".

"Noi - tuona - da questa storia prendiamo le distanze e non troviamo nulla di celebrativo. E' un'offesa per il nostro paese, per i nostri morti ed anche per il presidente della Repubblica. Chiudiamo questa mostra, subito!".

Ecco il video dell'intervento del senatore del Movimento Cinque Stelle: