Intervista col botto di Domenico Grispino, marito di Cécile Kyenge, ai microfoni de La Zanzara, la trasmissione radiofonica di Radio24 condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Il consorte della parlamentare europea del Pd è stato contattato per offrire delucidazioni circa una serie di fotografie che lo ritraevano domenica scorsa nel suo paese, Castelfranco Emilia, mentre firmava ai gazebo allestiti dalla Lega contro la possibile inchiesta su Matteo Salvini sul caso Diciotti. Certo, le sue simpatie leghiste erano note da tempo, ma nemmeno due ‘vecchie volpi’ del giornalismo come Cruciani e Parenzo si sarebbero aspettati che Grispino comunicasse in esclusiva la notizia della sua prossima candidatura alle elezioni comunali di Castelfranco, proprio nelle file del Carroccio, il partito accusato dalla moglie, di origini congolesi, di fomentare il razzismo.

Ma a casa di politica non si parla, rassicura Grispino.

Parla Grispino: ‘Quelli della Lega sono persone per bene’

“Conosci le posizioni della Kyenge sulla Lega che stimola il razzismo, su Matteo Salvini disumano”, con queste parole Giuseppe Cruciani si rivolge a David Parenzo per introdurre la telefonata che vedrà di lì a breve per protagonista Domenico Grispino, marito appunto della politica Pd. “Sei stato nel week-end a firmare ai gazebo in favore di Salvini, che tradimento - lo incalza subito Cruciani - come stai? Sei un grande”. Ma il marito della Kyenge, forse fraintendendo la domanda, decide di andare subito al sodo esprimendosi con un gioviale accento emiliano. “Mi hanno chiesto di entrare in lista con la Lega - rivela Grispino agli sbigottiti conduttori - sono persone per bene e ho detto di si, do il mio contribuo tecnico per le elezioni comunali, gli ho detto che metto a disposizione quel poco che so”.

Caso Diciotti: ‘I grillini dovrebbero farsi imputare anche loro’

Passando al primo motivo della chiamata, il caso Diciotti, Domenico Grispino si dice certo che sia “una cosa che finirà assolutamente nel nulla”, perché Salvini sta tenendo questa linea politica dura sull’immigrazione solo per “svegliare Europa”. Secondo il marito della Kyenge i magistrati non dovrebbero processare solo il leader della lega, ma i grillini “si dovrebbero fare imputare anche loro”.

Secondo il neo candidato leghista, Matteo Salvini non è mai stata una “persona disumana”, anzi, è una “macchina da guerra per ottenere consensi”, anche se lui si dichiara caratterialmente “più vicno a Giorgetti”,

‘Sicuramente non voterò Pd, non parlo di politica in casa’

Ma lo show del consorte di Cécile Kyenge prosegue. “Sicuramente non voterò il Pd - dichiara con ironia tutta emiliana - non so se mia moglie è candidata alle europee, nel Pd ancora non si sa niente”.

Comunque sia, aggiunge, “io penso per me , ognuno pensa per sé, non parlo mai di queste cose in casa, non litigo mica io”. E poi, parlando dei 38 fratelli che la Kyenge ha in Congo, aggiunge: “I nove fratelli ufficiali li conosco tutti, gli altri no, il padre di Cécile con la moglie ne ha fatti 10, è un costume di giù, non è poligamia è tro*bare con delle altre; il padre lo conosco bene, è una brava persona, ma il mantenimento dei figli se lo gestiscono con le mogli”.