Un anno dopo la debacle delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, il Partito Democratico prova a ripartire attraverso le primarie che dovranno designare la nuova guida del partito. Per qualcuno quello dell'elezione popolare del segretario rappresenta un momento di rara partecipazione democratica, per altri una corsa dove le regole non sono chiare e il dato relativo ai partecipanti rischia di essere gonfiato a dismisura da rilevazioni numeriche inquinate da un sistema dove il controllo non è impeccabile. Ed è anche per sottolineare questo che il padre di Alessandro Di Battista, Vittorio, ha postato sul proprio profilo Facebook un post particolarmente duro che attacca le primarie e i 'dem' in generale.
Prima preferenza per Giachetti
Il post di Vittorio Di Battista è intriso di sarcasmo ed ironia che mirano a mettere in ridicolo la trasparenza delle primarie del Partito Democratico. Non a caso i toni sono da subito quasi scanzonati, poiché il suo intervento parte con la narrazione che sembra quella di una domenica tipo. Racconta di aver fatto il bravo cittadino, di aver preso il caffè, fumato una sigaretta e di essersi imbarcato in un'avventura rappresentata dall'andare a votare nei vari seggi del Partito Democratico. Gli strumenti alla mano sono quelli richiesti: carta d'identità, tessera elettorale i due euro che servono per partecipare. La prima tappa è una sede del Pd che, in passato, è stata anche roccaforte del Pci, quella di Civita Castellana, in via San Gratiliano.
E' lì dove rileva di aver votato il suo candidato preferito: Giachetti, definito anche il più bello ed il più simpatico.
Seconda e terza preferenza per Martina e Zingaretti
La missione di fare il bravo cittadino di cui si è auto-incaricato Di Battista senior lo conduce fino a Castelnuovo di Porto. E' lì che la sua preferenza, stavolta, viene assegnata a Maurizio Martina che, con proverbiale ironia, definisce "il suo candidato autentico".
L'ultima tappa, invece, è Roma. Al seggio numero tre rivela di aver assegnato la sua terza ed ultima preferenza, a dir suo per spirito caritatevole, a favore del fratello del commissario. Inutile sottolineare che il riferimento riguardi Zingaretti, fratello dell'attore che storicamente interpreta il commissario Montalbano nella fortunata serie televisiva Rai.
"Sono felice, felice - incalza - di avere esercitato un diritto democratico, felice della cortesia degli addetti ai seggi e felice di non aver dovuto superare nessun controllo".
Il tutto per sottolineare, come secondo la sua esperienza, i parametri della regolarità delle primarie del Pd siano tutti da verificare.
Ecco il post completo: