Attacco aereo effettuato dalle forze filo-governative del generale Haftar contro milizie sulla città costiera di Zuara, nella Libia occidentale. La crisi Libica già nei giorni precedenti l'attacco aveva influenzato gli accordi petroliferi tra le nazioni, tanto da creare allarme economico per l'escalation del prezzo dei barili di petrolio, che oggi si fa ancor più incisivo anche in considerazione della preoccupante situazione umanitaria.

Grande preoccupazione delle Nazioni Unite

Secondo quanto dichiarato dalle Nazioni Unite per gli affari umanitari, dopo l'ultimo raid aereo poco più di diecimila persone sono state già costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per la preoccupante situazione bellica e non si esclude che nelle prossime ore il numero possa salire.

Imponente manifestazione nella piazza storica di Tripoli

Proprio oggi, giornata di preghiera a Tripoli, prima del raid delle forze filo-governative del generale Haftar nelle vicinanze della città di Zuara, regnava una apparente calma e tranquillità che non poneva in essere sospetti di un imminente blitz da parte di quest'ultimi. Proprio a seguito di tale attacco è stata indetta nella piazza dei Martiri in Tripoli una imponente manifestazione contro l'invasione con un unico slogan "siamo tutti di Tripoli".

La Francia smentisce di avere rapporti stretti con Haftar

Lo stesso presidente francese Macron, tramite il suo portavoce, Ministro degli Esteri, nega di essere stato messo a conoscenza da parte di alcuni emissari del generale Haftar, ricevuti nei giorni precedenti l'incursione, su di un attacco da parte di milizie filo-governative, respingendo totalmente le indiscrezioni apparse su Repubblica.

Crisi umanitaria preoccupa l'Italia

Per far fronte alla crisi umanitaria, la comunità internazionale esorta ad una temporanea tregua bellica al fine di permettere il passaggio di aiuti umanitari e di emergenza, permettendo il passaggio di civili in zone meno a rischio per l'incolumità di donne e bambini. Lo stesso premier italiano Giuseppe Conte ha manifestato forte preoccupazione per l'Italia, in quanto l'evacuazione di civili dalle zone interessate comporterebbe una seria crisi umanitaria che porrebbe la Nazione in un concreto rischio di sfollati da dover accogliere.

Conte ha convocato per oggi a Palazzo Chigi con il ministro degli Esteri e della Difesa una riunione per discutere su come affrontate e scongiurare tale crisi umanitaria.

Rispetto del diritto internazionale umanitario

Da ogni parte del mondo arriva l'esplicita condanna e l'immediata sospensione dei conflitti invitando le parti ad impegnarsi in un dialogo al fine di raggiungere una soluzione Politica, ricordando gli obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario per garantire la sicurezza di tutti i civili.