In un tweet il vicepremier Matteo Salvini ha accusato la scrittrice Michela Murgia di essere "radical chic e snob". La Murgia però non ha esitato a replicare, invitando il ministro a paragonare i loro curriculum e ricordandogli anche che lui ha sempre svolto il solo lavoro di politico. Conclude quindi la donna sostenendo che se c'è qualcuno che non sa cosa sia la "vita reale" forse è proprio lo stesso Salvini, e anche che non prenderà lezioni da una persona che "nella propria vita è montata sulle ruspe soltanto davanti alle telecamere".
Salvini contro Murgia: duro botta e risposta
Tutto è cominciato quando Salvini ha accusato tramite un tweet la scrittrice Michela Murgia di essere "radical chic e snob", ben lontana dai problemi veri degli Italiani. La Murgia, a quel punto, ha risposto prontamente. La donna ha perciò proposto di paragonare i loro curriculum per valutare davvero chi ha lavorato e chi è vicino alla "vita reale". La Murgia ha quindi spiegato di aver lavorato sin da quando aveva 14 anni come cameriera, passando poi per i mestieri di portiera notturna e insegnante. Subito dopo ha quindi affrontato frontalmente il vicepremier, dichiarando che invece lui nella sua vita è sempre vissuto di sola Politica. Ha quindi ricordato a Salvini che lui, nonostante nel 2006 fosse decaduto da deputato, si era ritrovato subito dopo vicesegretario della Lega Nord e probabilmente anche sostenuto da un sostanzioso stipendio.
La scrittrice si chiede quindi se quello stipendio somigliava al suo, che invece si alzava di notte per ottenere poco più di mille euro mensili.
Murgia: 'Tra noi due è lei che non sa cosa sia la vita vera'
Nel lungo post apparso sulla pagina Facebook della scrittrice si leggono quindi critiche molto nette nei confronti del Ministro dell'Interno.
A detta della donna è proprio lo stesso Salvini a non sapere cosa sia la vita vera, dato che trascorre molto del suo tempo "a scaldare la sedia negli studi televisivi". Murgia quindi prosegue sostenendo che non si farà certo dare lezioni da un uomo che in vita sua "è salito su una ruspa soltanto quando ha avuto di fronte a sé una telecamera".
Nel corso di un'intervista ha anche ricordato che il ministro, a detta degli stessi membri del Parlamento europeo, è un fannullone. Conclude quindi il lungo attacco affermando che, al momento, c'è un Ministro degli Interni che ogni giorno attacca frontalmente scrittori e membri della cultura. Sembrerebbe dunque evidente, a opinione della scrittrice, che al momento vi è un mondo della cultura che infastidisce il potere.