Quello che ai vertici prevede la presenza di Matteo Salvini, Gad Lerner e Corrado Formigli è un triangolo che si regge sullo scarso feeling che sembra esserci tra i due giornalisti ed il Ministro dell'Interno. Solo poche settimane fa il conduttore di Piazza Pulita aveva manifestato con particolare rammarico il fatto che il vice premier, negli ultimi due anni, avesse frequentato praticamente tutti i salotti televisivi, con l'esclusione della sua trasmissione quella di Fabio Fazio. Gad Lerner è stato, invece, il protagonista di un'uscita del leader della Lega che aveva evidenziato come non fosse affatto convinto che il preannunciato cambiamento della Rai potesse passare dal rientro di personaggi come Gad Lerner.

La prima risposta è arrivata da Gad Lerner

Corrado Formigli ha spontaneamente introdotto il capitolo relativo alla querelle tra Gad Lerner e Matteo Salvini. Il conduttore di Piazza Pulita ha dichiarato praticamente da subito la sua posizione sulla questione, evidenziando l'intenzione di spezzare una lancia in favore del collega.L'intervento di Salvini è stato giudicato come qualcosa di "insensato", poiché rappresenterebbe un fatto grave il fatto che un vicepremier e Ministro dell'Interno attacchi un conduttore sostituendosi alla Rai.

Si tratta tra l'altro di un concetto molto simile a quello espresso dallo stesso Lerner che, sollecitato a rispondere sulle parole riservategli da Salvini, ha inteso mettere in evidenza il fatto che la Rai sia di tutti e non di chi si lamenta.

Un riferimento fatto senza citare Salvini, a testimonianza di quanto i rapporti tra i due, almeno a livello dialettico, siano particolarmente tesi.

Formigli usa parole forti

Formigli è stato piuttosto polemico rispetto all'opportunità che una persona potente come Salvini si arroghi il diritto di poter dire chi, eventualmente, può fare un programma in Rai o no.

Menzionando, secondo quanto riportato da davidemaggio.it, anche qualche fatto storico come quelli che lui ha definito "editti precedenti" con riferimento a qualche scelta politica che, in passato, aveva portato alcuni giornalisti ad essere allontanati dalla televisione pubblica, ha aggiunto: "Dico che questa cosa è indecente".

Salvini, invece, proprio sulla base di scelte come il ritorno di Gad Lerner, aveva evidenziato che questo non era altro che la certificazione del fatto che, effettivamente, la Lega non ha tutto il potere che qualcuno vuole far credere, soprattutto nelle scelte della televisione pubblica. Per la Rai, però, Salvini ha detto di volerci vedere chiaro rispetto agli stipendi dei conduttori, ai compensi alle società esterne e in merito ad altri aspetti che regolano le spese. Nei prossimi giorni si capirà se i propositi avranno un seguito.