Parte da una citazione di Alcide De Gasperi, il vicepremier leghista Matteo Salvini, secondo la quale “un buon politico deve fare, non parlare”. E non risparmia un attacco diretto a “sua Santità, che continua a manifestare il suo desiderio di ridurre i morti in mare”.

“Noi lo stiamo facendo”, continua Salvini, “Li abbiamo ridotti”. Ed è proprio nel momento in cui viene nominato Papa Bergoglio, a conclusione della manifestazione Politica che anticipa le prossime elezioni Europee del 26 maggio, che da piazza del Duomo a Milano si è levato un coro di fischi.

‘Vescovi e cardinali mi invitano a tenere duro’

Lo scontro si fa più aspro quando Matteo Salvini chiama in causa prelati a vario titolo, autori di presunti messaggini inviati al suo cellulare, riguardanti la "questione migranti". Messaggi palesemente in linea con il pensiero del leader leghista e nettamente contrari alla continua esortazione da parte di Papa Bergoglio all’accoglienza ed all’apertura dei porti. Messaggi che, anzi, inciterebbero a “tenere duro” rispetto al controllo degli ingressi indiscriminati. Una rivelazione, questa, avvenuta nel corso di un comizio elettorale tenutosi a Valeggio sul Mincio, durante il quale è stato dibattuto il tema dei migranti, sottolineando la controversia tra la linea dura dei porti chiusi sostenuta tenacemente da Salvini e l’invito all’accoglienza professato da Papa Francesco.

Un invito che, stando alle parole del vicepremier, non godrebbe del patrocinio del clero, in quanto gli stessi “missionari, suore, frati, cardinali e vescovi mi mandano messaggi sul telefonino invitandomi a tenere duro”.

“Vogliono farci passare per cattivi”, ha poi continuato, “Ma il vero cattivo è chi spopola il continente africano e trasforma il Mar Mediterraneo in una fossa a cielo aperto”.

Sostenere chi vuole cambiare in meglio

Intanto il Papa, intervenendo ad un incontro tra i rappresentanti della Stampa Estera nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, ha esortato a “non dimenticare questo Mediterraneo che sta diventando un cimitero”. Poi, ai membri della Federazione Europea dei Banchi Alimentari, ha dichiarato: “non è possibile intervenire in maniera brutale, rischiando di uccidere, ma bisogna prestare cure a chi ne ha bisogno: non è provocando o sognando un nostalgico ritorno al passato che si sistemano le cose, ma divulgando il bene e intraprendendo percorsi sani e solidali".

Secondo il pontefice, inoltre, occorre "dare sostegno concreto a chi desidera cambiare in meglio", a coloro i quali favoriscano "modelli di crescita socialmente equi, fondati sui valori di dignità umana, famiglia, futuro e rispetto dell'ambiente".