Da quando Carola Rackete, la ‘capitana’ della Sea Watch 3, come ormai tutti la definiscono, ha deciso di forzare il blocco imposto dalle autorità italiane che impediva alla sua imbarcazione di entrare nelle nostre acque territoriali, in Italia non si fa altro che parlare di quello che ormai è diventato a tutti gli effetti il ‘caso Sea Watch’. Nel ribollente calderone delle dichiarazioni pro o contro l’operato della Ong tedesca, ma battente bandiera olandese, ci si tuffa a pieno titolo anche Adriano Sofri. L’ex leader negli anni ‘70 della formazione della sinistra extraparlamentare Lotta Continua, dopo la condanna quale mandante dell’omicidio calabresi, è divenuto da tempo un apprezzato scrittore e giornalista.

Ed è in questa veste che Sofri ha deciso di sparare le sue provocatorie bordate culturali contro Matteo Salvini. Nella sua storica rubrica Piccola posta, tenuta sul quotidiano Il Foglio, il triestino classe 1942 si è scagliato con veemenza inaudita contro il Ministro dell’Interno, bollandolo come un “brutto str...”.

Le accuse di Sofri a Salvini: ‘Ti piace insultare una giovane donna in gamba come Carola Rackete’

Evidentemente ad Adriano Sofri non è andato giù quell’epiteto di “sbruffoncella” affibbiato da Matteo Salvini addosso a Carola Rackete. Per questo il mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi (come attestato da sentenze definitive, anche se lui si è sempre proclamato innocente ndr) ha deciso di correre in soccorso della capitana della Sea Watch con l’arma che meglio sa utilizzare: la penna.

Su Il Foglio del duo Ferrara-Cerasa, Sofri verga un brevissimo editoriale che ha tutta l’intenzione di essere provocatorio, ma che comunque colpisce per la violenza verbale utilizzata. Il giornalista presenta il suo pensiero come un “tentativo di rivalsa” nei confronti del leader leghista che continua a lanciare “attacchi violenti”.

Un esempio di “arte dell’insulto” che Sofri decide di replicare. “Senti brutto str...ti piace insultare una giovane donna in gamba a nome del governo italiano eh? - spara subito senza contare fino a tre - maramaldo, pallone gonfiato, ceffo vigliacco, cog…, disgustoso gradasso”. Sofri ammette ironicamente di non essere un “gran che” capace di insultare la gente, ma poi prosegue: “Mezza calzetta, continua tu piacere”.

La solidarietà di Saviano e la risposta del leader leghista: 'Spregevole duo’

Insomma una provocazione stilistica che, però, finisce per sembrare realmente offensiva. Attacco proditorio, quello lanciato da Adriano Sofri, che diviene ancora più insopportabile per l’epidermide di Matteo Salvini visto che il suo ‘nemico numero uno’, Roberto Saviano, condivide sul suo profilo Facebook l’editoriale sofriano definendolo “l’analisi politica più lucida degli ultimi mesi” e ringraziando l’amico “Adriano”. Una doppia presa per il naso che stavolta manda in bestia il titolare del Viminale, già impegnato nel duro testa a testa con la Sea Watch e con Carola Rackete. “Essere insultato dal pregevole duo Sofri-Saviano - scrive Salvini sulla sua pagina Fb - mi rende ancora più orgoglioso del mio lavoro in difesa del Popolo Italiano. Bacioni e querele”.