Mentre è in corso l’ennesima giornata di trattative convulse tra M5S e Pd per cercare di dare vita al governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte, interviene nuovamente a gamba tesa nel dibattito Alessandro Di Battista. Il leader extraparlamentare del Movimento pubblica un lungo post sul suo profilo Facebook, stavolta non per gettare zizzania tra le sue stesse fila, ma per spezzare una lancia in favore del suo amico-rivale Luigi Di Maio. Il capo politico pentastellato, infatti, in queste ultime ore è stato al centro di aspre polemiche, accusato dalla maggior parte dei media mainstream di tramare nell’ombra per mettere in difficoltà il ‘suo’ Presidente del Consiglio Conte, oppure per costringere il Pd ad abbandonare il tavolo della trattativa, mettendo i dem di fronte a presunti ultimatum.

Si è persino giunti ad ipotizzare un accordo post elettorale sotto banco con l’ex alleato Matteo Salvini. Ma Di Battista respinge con forza al mittente queste ipotesi.

Il post di Alessandro Di Battista: ‘Nessun ultimatum al Pd’

È il primo pomeriggio di sabato 31 agosto, mancano pochi minuti all’inizio del nuovo vertice a Palazzo Chigi tra M5S e Pd, alla presenza del Premier incaricato Giuseppe Conte, quando Alessandro Di Battista decide di prendere carta e penna virtuali per cercare di sparigliare ancora le carte dell’accordo tra i due movimenti politici. Alcuni quotidiani considerati ‘vicini’ ai dem, come Repubblica e Open, hanno appena battuto la notizia che Conte sarebbe salito al Quirinale per conferire con Mattarella, forse per manifestargli la sua intenzione di rinunciare all’incarico.

Ma si tratta del solito ‘colpo di vento’ mediatico. Dibba non se ne cura e va subito al punto della questione. Il ‘Che Guevara’ pentastellato trova davvero “paradossale” che diversi esponenti del Pd abbiano considerato come un “ultimatum” il programma di 20 punti presentato ieri da Di Maio. Si tratterebbe, infatti, solo di “idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo”, oltre che delle “riforme” che i dem avrebbero promesso già da una ventina di anni, tradendo poi puntualmente le aspettative dei loro elettori.

Di Battista elogia Luigi Di Maio: ‘Ha parlato da Capo politico M5S’

Conflitto di interessi, acqua pubblica, blocco di inceneritori e trivellazioni, revoca delle concessioni autostradali alla famiglia Benetton, sono solo alcuni degli atti che l’ex popolo della sinistra, poi confluito in parte nel M5S, si aspetta, prosegue nel suo atto di accusa contro il Pd Alessandro Di Battista.

Il battitore libero grillino sposta poi la sua attenzione su Luigi Di Maio allo scopo di difenderlo a spada tratta dagli attacchi che sta subendo. “Ha parlato come ha il dovere di parlare il Capo politico del Movimento”, lo incensa senza troppi convenevoli. Anzi, quando ha esposto i 20 punti del programma M5S, “ha parlato come avrei parlato io e migliaia di attivisti”, perché i temi proposti sono stati quelli del programma elettorale pentastellato. Insomma, conclude Dibba, l’enorme “potere contrattuale” detenuto in questo momento dal M5S deve essere fatto fruttare in qualche modo. La colpa di un eventuale fallimento della trattativa di governo, invece, ricadrebbe tutta sulle spalle del Pd.