Sulla crisi Politica è intervenuto col suo classico stile anche Vittorio Sgarbi che non digerisce affatto l'ipotesi di un governo del M5S col Partito Democratico: il deputato di Forza Italia sostiene che il Movimento preferisca, pur di restare incollato alle poltrone, governare anche "con l'Isis". Il duro attacco arriva direttamente dalla sua pagina Facebook.

Le parole di Sgarbi

Duro affondo di Vittorio Sgarbi ai danni del M5S, accusato di incoerenza e disposto a tutto: "Pur di restare incollati alle loro poltrone governerebbero con l'Isis" ha detto il deputato sulla sua pagina Facebook.

E non risparmia critiche al Partito Democratico, che sembra, come emerso nelle ultime ore ad un accordo di governo con il M5S, col Movimento che li ha sempre attaccati e insultati, con epiteti come "partito di ladri", "servi delle banche", "criminali della politica".

E non risparmia nulla il critico d'arte, criticando anche Rocco Casalino, portavoce della Presidenza del Consiglio, e in passato concorrente televisivo della prima edizione del Grande Fratello: Sgarbi ha detto che sulla lapide di questo governo scriveranno che ci ricorderemo di Casalino. E all'indirizzo dello stesso Conte non sono mancate parole dure dopo il suo discorso al Senato, in cui aveva attaccato Matteo Salvini, definito "suicida, offensivo, dilettantesco".

Lega oltre il 40%

Ospite di La7 del programma L'aria che tira Sgarbi sostiene di avere alcuni numeri, relativi ai sondaggi, che darebbero un consenso in grande crescita per la Lega. Dai suoi sondaggi riservati la Lega sarebbe al 40%, il che assicurerebbe al centro-destra una vittoria schiacciante alle prossime elezioni politiche.

Dalla parte opposta invece il destino del M5S è molto negativo, visto che secondo il critico d'arte vedrà abbassare notevolmente il suo consenso, fino a scendere addirittura sotto al 10%.

La crisi del M5S sarebbe conseguenza diretta del modo che hanno di agire, visto che vogliono solamente il Palazzo: "bisogna farli morire da piccoli", piuttosto che cercarli come possibili alternative.

Di Maio non è nient'altro che un ragazzo finito per caso al timone di un finto partito, considerato da Sgarbi "un'anomalia grave". E riguardo al Partito Democratico non mancano gli attacchi: Zingaretti non sarebbe nient'altro che il finto segretario di un partito "dominato da Renzi".

L'ex premier nelle ultime ore ha fatto sapere che, per superare questa crisi politica, deve esserci una forte presa di responsabilità per formare un nuovo governo che sappia affrontare le scadenze più importanti del paese, come la legge di bilancio e le clausole di salvaguardia per scongiurare un pericoloso aumento dell'Iva.