In attesa di capire come, eventualmente, si evolverà la politica sulle Ong del prossimo governo, si prosegue nel solco tracciato da Matteo Salvini e nell'applicazione del decreto sicurezza. È quanto si evince dall'ultimo episodio che ha riguardato una nave delle organizzazioni non governative che, nelle ultime ore, non ha rispettato il blocco navale italiano e ha forzosamente fatto ingresso nelle acque territoriali del Bel Paese. Protagonista della vicenda è stata la nave Eleonore, facente capo all'Ong tedesca Lifeline. La Guardia di Finanza ha provveduto ad affiancare l'imbarcazione che portava 104 migranti ed a notificare il sequestro.
Si aspettavano indicazioni dal governo tedesco
La nave Eleonore, come era accaduto ad altre imbarcazioni in precedenza, aveva ricevuto il divieto di ingresso nelle acque italiane, attraverso un documento, come di consueto, firmato dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini, da quello per le Infrastrutture Danilo Toninelli e dalla titolare della Difesa Elisabetta Trenta. Da otto giorni viaggiava nel Mediterraneo alla ricerca di un porto sicuro dove dirigersi, ma alla fine, pur con i divieti esistenti, ha preferito fare rotta verso l'Italia e l'approdo di Pozzallo. Aspettava indicazioni da Berlino rispetto a quello che sarebbe dovuto essere il modus operandi, ma una volta dichiarato lo stato d'emergenza per la situazione dei migranti a bordo ha scelto di dirigersi in maniera forzosa verso le acque italiane per decisione del capitano Klaus Peter Reisch.
Salvini vuole difendere i confini
La preoccupazione sarebbe diventata tanta nel momento in cui l'imbarcazione si è trovata a fare i conti con le condizioni meteo difficili ed un mare grosso. Problemi che si coniugavano con le dimensioni ridotti di un'imbarcazione rispetto alle oltre cento persone trasportate, da aggiungere ai membri dell'equipaggio.
Pare, infatti, che i migranti dormano sul ponte e, per evitare il rischio di cadute accidentali in acque, sia necessario utilizzare delle imbracature. Una situazione che ha convinto l'equipaggio a fare rotta verso l'Italia, noncurante di quelle che potrebbero essere le conseguenze delle dure norme disciplinate dal decreto sicurezza.
La Guardia di Finanza ha già notificato il sequestro. La nave Ong è, perciò, attesa a Pozzallo dove i vertici e l'equipaggio sperano di ottenere il sostegno della popolazione. Salvini, però, ha già fatto sapere che leggi e confini vanno rispettati. "Se qualcuno - ha evidenziato - pensa di fregarsene senza conseguenze ha sbagliato di grosso e ha sbagliato ministro: faccio e farò di tutto per difendere l'Italia".