La nuova stagione di Otto e Mezzo sembra proprio essere partita in quarta. Lilli Gruber, conduttrice del talk show di La7, si dimostra più in forma che mai, pronta ad azzannare l’ospite di turno se necessario. Questa settimana, poi, Lilli ‘la rossa’ non si è voluta far mancare nulla. Un doppio incontro con i due Matteo, Salvini e Renzi, programmato in due giorni consecutivi, martedì 1 e mercoledì 2 ottobre. Se con il leader della Lega, come era logico aspettarsi, non sono mancati momenti di tensione e di accuse reciproche, anche con l’ex Segretario del Pd le cose non sono andate proprio lisce come ci si poteva aspettare.

L’ex mezzobusto del Tg1 non ha fatto sconti neanche a Renzi, accusandolo di essere come tutti gli altri esponenti di sinistra, come Pierluigi Bersani, per aver messo in atto una scissione dal Nazareno e fondato un partitino personale.

Matteo Renzi ospite di Lilli Gruber

Sono diversi i temi dell’attualità politica di cui Matteo Renzi e Lilli Gruber discutono durante la puntata di Otto e Mezzo del 2 ottobre. Su quota 100, ad esempio, il fondatore di Italia Viva spera che il governo “ci ripensi”, ma in caso contrario promette di non porre alcun paletto perché, spiega, “noi non siamo dei pierini, non siamo sfascia carrozze”. Per quanto riguarda il suo giudizio sul Premier Giuseppe Conte, invece, “vedremo alla fine dell'esperienza di questo governo che era necessario fare per non sottostare al diktat del Papeete”.

Poi, Renzi ci tiene a sottolineare che, per quanto riguarda la parità di genere tra uomo e donna, lui sia l'unico a rispettarla: “L'ho fatto anche con il mio governo, unico della storia della Repubblica italiana”.

La Gruber attacca il leader di Italia Viva: ‘Non vuole mettere la faccia su una probabile sconfitta’

L’aria nello studio di Otto e Mezzo si fa più pesante quando la padrona di casa domanda a bruciapelo: “Perché non fate campagna elettorale attiva in Umbria per sostenere il candidato di Pd e M5S?”.

La risposta di Renzi è tutto un programma. “Noi non ci candidiamo né in Umbria né in Emilia Romagna e neanche in Toscana - ci tiene a precisare – non è detto che un partito politico che cerca di fare una cosa nuova debba candidarsi a tutte le elezioni comunali da Rocca Cannuccia alle regionali”. Ma la Gruber non molla l’osso.

“Se lei va in Umbria e sostiene il candidato Pd-M5S forse qualche voto lo può raccogliere. O lei non vuole mettere la faccia su una probabile sconfitta? Voi non dovete portare freschezza ma voti”, lo incalza. “La sua mancanza di idealità mi stupisce, sono deluso da lei”, si schermisce allora Renzi che ci tiene a sottolineare che la sua creatura non è un partito novecentesco come il Pci e non darà quindi indicazioni di voto ai suoi simpatizzanti. Risposta di fronte alla quale Lilli Gruber sbotta definitivamente. “Tutti annunciate grandi novità, ma poi alla fine siamo sempre lì - lo accusa apertamente - qual è la differenza tra la sua scissione e quella di Bersani?”.