È una fase particolarmente delicata quella che sta attraversando in questo momento la Politica italiana nella sua interezza. L'impressione è che il governo sia tutt'altro che stabile a causa delle divisioni interne, mentre all'orizzonte si intravede un centrodestra pronto a raccogliere un ampio consenso popolare qualora si dovesse tornare alle urne.

Bruno Vespa, che ormai da diversi anni si occupa di politica, ha esposto il suo punto di vista in un editoriale pubblicato su Quotidiano.net. Il giornalista ha analizzato le potenziali criticità che starebbero minando la serenità all'interno della maggioranza e una serie di scenari che potrebbero risultare favorevoli al centrodestra.

Quest'ultimo, però, a sua volta deve evitare di lasciarsi condizionare da forme di individualismo dettate dalle personalità dei rispettivi leader.

Vespa parla di 'crisi di nervi' per i partiti della maggioranza

Bruno Vespa ha innanzitutto affermato che attualmente i cittadini hanno la percezione che la manovra economica del governo giallorosso sia destinata ad aumentare le tasse. Secondo lui, ciò sarebbe legato alle dichiarazioni rilasciate dagli esponenti dell'esecutivo quando annunciano una nuova imposta, salvo poi aggiungere che la stessa verrà ridotta. Questa strategia di comunicazione fa in modo che alle persone resti in mente solo l'introduzione del balzello e non la sua riduzione. Quasi certamente il giornalista abruzzese ha fatto riferimento alle varie "sugar tax" e "plastic tax" di cui si è tanto parlato in questo periodo.

Al contempo, l'ex direttore del TG1 ha aggiunto che la scarsa fiducia del pubblico sarebbe legata anche alla "eccessiva litigiosità" della maggioranza. Fatta eccezione per LeU, tutti i partiti di governo sarebbero: "In preda ad una crisi di nervi".

Il conduttore di Porta a Porta ha fatto degli esempi precisi. Il Movimento Cinque Stelle e Luigi Di Maio probabilmente temono che il passaggio dei propri senatori verso la Lega possa creare dei problemi e sfociare in una resa dei conti con effetti negativi per i pentastellati.

Renzi, invece, anche in seguito all'inchiesta sulla Fondazione Open, ha visto scendere i propri consensi al 3%. Inoltre Vespa ha dei dubbi sulla strategia politica dell'ex segretario del Pd: "Staccare la spina - evidenzia - non è facile, ma sostenere a lungo il governo e attaccarlo ogni giorno rischia di portarlo (Renzi, ndr) a ridosso dei consensi di Carlo Calenda".

Per quanto riguarda il Partito Democratico, il giornalista dopo aver sottolineato che finora è stato "l'unica ancora solida" che ha sostenuto l'esecutivo, ha anche aggiunto che, alla lunga, il senso di responsabilità mostrato dai dem potrebbe rivelarsi controproducente se messo al servizio di una "causa perdente".

'Una competizione tra Meloni e Salvini sarebbe devastante'

Lo scenario delineato da Bruno Vespa sembra particolarmente deficitario per il centrosinistra e, al contempo, un vantaggio per il centrodestra. Tuttavia, l'opposizione potrà approfittare di questa congiuntura favorevole solo se si terrà lontana da eventuali divisioni interne: "Una competizione personale tra Salvini e Meloni - ha scritto il giornalista - sarebbe devastante".

Silvio Berlusconi, invece, potrebbe essere determinante per fare da collante in alcune zone come in Calabria, dove i recenti contrasti potrebbero favorire il centrosinistra dato per sfavorito dalle previsioni della vigilia.