Giorgia Meloni rilancia con forza la proposta di istituire un blocco navale di fronte alle coste della Libia per impedire l’arrivo di migranti clandestini dall’Africa all’Europa. La notizia che ha fatto scatenare sui social network la leader di Fratelli d’Italia è la decisione presa lo scorso 17 febbraio dal Consiglio Affari esteri dell’Unione europea. L’Alto rappresentante per la Politica estera di Bruxelles, Josep Borrell, ha infatti confermato la chiusura definitiva dell’operazione Sophia, varata nel 2015 allo scopo di contrastare il traffico di migranti.

Operazione che verrà sostituita da un’altra missione finalizzata a garantire l’embargo di armi alla Libia in guerra. Decisione che la Meloni commenta entusiasta, facendo notare che, a questo punto, nessuno può più negare che sia possibile anche un blocco navale anche contro le persone.

La decisione dell’Ue: chiusura dell’operazione Sophia e embargo di armi verso Libia

La riunione dei membri del Consiglio degli Affari esteri dell’Ue, tenutasi lo scorso lunedì 17 febbraio, ha stabilito la chiusura dell’operazione Sophia nel Mediterraneo, dopo quasi cinque anni dal suo inizio. “Dopo una lunga discussione, i Ministri degli Esteri hanno trovato un accordo all’unanimità - ha dichiarato a margine dell’incontro l’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell - l’operazione Sophia sarà chiusa alla scadenza del suo mandato, il 20 marzo, per essere sostituita da una nuova missione nel Mediterraneo, per l’attuazione dell’embargo Onu sulle forniture di armi alle fazioni libiche”.

La prima reazione di Giorgia Meloni: ‘Serve blocco navale per fermare immigrazione illegale di massa’

Non appena ricevuta la notizia della fine di Sophia e dell’embargo deciso contro la Libia, Giorgia Meloni ha deciso di commentare i fatti su Twitter.

“Ue sostituisce missione Sophia con pattugliamento navale e aereo per garantire embargo di armi alla Libia - ha cinguettato il 18 febbraio - bene, ma se si può impedire arrivo di armi si può impedire anche partenza barconi degli scafisti. Ora basta, serve il blocco navale per fermare l’immigrazione illegale di massa”, ha concluso la leader di FdI.

La richiesta di blocco navale ribadita dalla Meloni

Tempo poche ore e Giorgia Meloni torna a bomba sull’argomento con un’intervista rilasciata al Tg4 e condivisa da lei stessa sui suoi canali social. “Quello che si sta facendo in Libia è un sistema di pattugliamento per garantire l’embargo delle armi - ha ribadito la pasionaria della destra italiana - ed è sostanzialmente un blocco navale per le armi che l’Unione europea decide di mettere in piedi.

Bello tutto, siamo tutti molti contenti ma, se si poteva fare un blocco navale, vuol dire che aveva ragione Fratelli d’Italia quando per anni ha chiesto un blocco navale per impedire le partenze dei barconi, per impedire a centinaia di migliaia di persone di spostarsi dall’Africa all’Italia senza che fosse stata data nessuna reale precedenza e nessun aiuto reale ai veri profughi. Evidentemente avevamo ragione noi, tanto per cambiare. Spero che tutti quelli che ci hanno spiegato in questi anni che non si poteva fare un blocco navale adesso rivedano la loro posizione e riconoscano che gli unici ad aver fatto la proposta veramente risolutiva del problema immigrazione irregolare erano quelli di FdI”.