Giorgia Meloni è stata la prima ospite della puntata di Quarta Repubblica di lunedì 10 febbraio. In occasione del Giorno del Ricordo, dedicato agli italiani trucidati nelle Foibe, il talk show condotto da Nicola Porro apre parlando proprio di questo tema. Durante il sentito omaggio alle vittime dei partigiani titini, il conduttore non riesce a trattenere la commozione ed è costretto ad allontanarsi dall’occhio delle telecamere per qualche secondo. Ripresa in mano la situazione, Porro comincia a fare alcune domande alla Meloni proprio sul presunto odio utilizzato nel linguaggio politico, tema recentemente posto all’attenzione dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Ma è a questo punto che la leader di Fratelli d’Italia si infuria con la giornalista Luisella Costamagna che la accusa di aver pronunciato proprio frasi di odio contro i migranti.

Giorgia Meloni ospite di Quarta Repubblica nel Giorno del Ricordo

Lunedì 10 febbraio, Giorno del Ricordo dei martiri delle Foibe, Nicola Porro decide di aprire Quarta Repubblica proponendo le toccanti testimonianze di alcuni parenti delle vittime della tragedia che ha colpito gli italiani giuliano-dalmati alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Al momento della chiosa finale, Porro non regge e fugge via dallo studio per celare le lacrime di commozione che in quel momento gli strozzano la voce. Pochi istanti dopo, il condutture è di nuovo pronto ad interrogare Giorgia Meloni, collegata in video, sul senso di questa commemorazione.

Lei, naturalmente, non perde occasione per accusare una “certa sinistra” di voler negare le Foibe per coprire i comunisti jugoslavi di Tito e porta come esempio un convegno organizzato dall’Anpi di Barletta sulle “presunte” vittime delle Foibe.

La sfida della Meloni: ‘Sto aspettando qualcuno che mi dica una mia frase che possa istigare odio’

“Una nazione che sceglie di non ricordare migliaia di connazionali vittime di una pulizia etnica, non è degna di questo nome”, si esalta la leader di Fratelli d’Italia pensando a chi, per tanti anni, ha cercato di nascondere la strage delle Foibe.

Giorgia Meloni appare dunque già su di giri quando, quasi con aria di sfida, spostando la discussione su termini più generali, dichiara: Sto aspettando che qualcuno mi spieghi quale sia una mia frase che possa istigare odio. Sono io che vengo quotidianamente insultata e minacciata di morte”.

Giorgia Meloni furiosa con Luisella Costamagna

Ed è a questo punto che Luisella Costamagna, presente nello studio di Quarta Repubblica, perde la pazienza e sbotta sorprendendo anche il conduttore. “Affondiamo una nave non è una frase di odio?”, punta il dito rivolta alla Meloni facendo riferimento al caso della nave della Ong Sea Watch.

Un’accusa che manda su tutte le furie la leader sovranista. “Queste sono cretinate che mi aspetto da chi non legge - alza la voce Giorgia Meloni - sono stufa della mistificazione”. La sua indignazione sembra incontenibile. “Ho detto che la Sea Watch, dopo aver fatto sbarcare i passeggeri, andava affondata”, precisa infine per chiudere la diatriba con la Costamagna.