La Ministra dell’Agricoltura in quota Italia Viva, Teresa Bellanova, è preoccupata. L’emergenza sanitaria rischia infatti di far mancare la manodopera nelle campagne, bloccando così la filiera alimentare. La Bellanova, intervistata dal quotidiano Repubblica, si dice anche in apprensione per le condizioni igienico sanitarie dei ghetti dove vivono gli immigrati, dove ci sarebbero tutte le condizioni per la trasmissione del virus. Per questi motivi l’ex sindacalista propone di regolarizzare i lavoratori stranieri presenti al momento in Italia, anche in maniera temporanea.

Teresa Bellanova: ‘Raccolta a rischio, i lavoratori stranieri vanno subito regolarizzati’

I lavoratori stranieri presenti in questo momento in Italia vanno subito “regolarizzati”. Non usa mezzi termini Teresa Bellanova, intervistata questo venerdì 27 marzo dal quotidiano Repubblica.

La Ministra dell’Agricoltura racconta di essere convinta della necessità di sanificare anche tutte le baracche costruite nei veri e propri ghetti che spesso ospitano gli immigrati che lavorano nella raccolta di frutta e verdura nelle campagne italiane. Il rischio, specifica la Bellanova, è che vengano a mancare le ‘braccia’ dei lavoratori stagionali provenienti dall’estero.

Bellanova: un ‘problema’ che i lavoratori stagionali siano rientrati nei loro Paesi

Dopo aver premesso che lo Stato italiano ha adottato una legge molto severa contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori nei campi, Teresa Bellanova ricorda che la filiera agricola italiana si serve di migliaia di “lavoratori stagionali stranieri”.

Secondo la Ministra, purtroppo molti di loro negli ultimi mesi sono rientrati nei loro Paesi di origine a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Un fatto che, a parere della dirigente di Italia Viva, rappresenterebbe un “problema”.

Le tre priorità di Teresa Bellanova

In questa situazione drammatica, la Bellanova considera innanzitutto positiva la decisione della collega dell’Interno, Luciana Lamorgese, di “prorogare i permessi di soggiorno”.

Ma questo non basta perché l’Italia, a suo modo di vedere, ha “tre esigenze prioritarie”, ovvero “sconfiggere caporalato e clandestinità, impedire che nei ghetti ci siano emergenze sanitarie, garantire alle imprese manodopera”. Insomma, sarebbe necessario avviare una “regolarizzazione anche temporanea” dei lavoratori stranieri. Ma la Ministra dell’Agricoltura punta il dito anche contro i percettori di reddito di cittadinanza, invitati caldamente a svolgere “qualche ora di servizio civile, ad esempio nella filiera della distribuzione”.