Sarà dunque l'Austria il primo Paese a tentare la cosiddetta 'Fase 2'. La battaglia all'insidiosissimo coronavirus, nella convinzione austriaca, è parzialmente vinta. Ne è talmente sicuro il giovane Cancelliere conservatore Sebastian Kurz che in conferenza stampa, accompagnato dal suo vice Werner Kogel (Verdi), si sbilancia sulle date di riapertura graduale del tessuto commerciale e produttivo del Paese, ma non sulle frontiere, quelle rimarrebbero chiuse ancora per un po'. Il 14 aprile dovrebbero riaprire i primi esercizi commerciali.

L'Austria come l'Italia

Vienna ha reagito esattamente come il nostro Paese all'insinuarsi nel suo territorio del Coronavirus, prima bloccando le scuole e le altre attività che portavano assembramento sociale come cinema, teatri, fiere e quant'altro. Poi è subentrato il blocco degli spostamenti, autorizzati solo per i tre casi ben noti: ragioni lavorative, acquisto di beni di prima necessità e per assistere persone non autosufficienti. Chiusura anche di tutte le attività commerciali non necessarie. Esclusi solo negozi di alimentari, farmacie, banche, tabaccherie, distributori di benzina e altre attività.

Anche in Austria il coronavirus ha imposto la necessità dell'isolamento sociale, permessi inizialmente solo assembramenti fino ad un massimo di cinque persone e, se l'uscita dal domicilio era autorizzata dalle comprovate necessità di cui sopra, poteva avvenire in solitaria o al massimo con le persone con le quali si conviveva.

Ovviamente, a differenza dell'Italia, il conteggio del progredire del contagio e dei decessi da coronavirus è risultato inferiore, come al ribasso è la verifica di positività effettuata tramite tampone faringeo sulla popolazione.

La svolta

Nelle settimane successive alle restrizioni, grazie anche agli efficienti controlli, gli austriaci si sono comportati in modo ligio.

Questo ha permesso un immediato miglioramento di quelle che erano le previsioni nefaste di inizio epidemia da coronavirus. In Austria sono stati trovati poco più di 12.000 casi e i tamponi fatti risultavano, fino alla conferenza stampa, 108.416 sulla popolazione. I deceduti da coronavirus risultano essere 204, neanche il 2%.

Cifre che hanno evidentemente convinto la task force del Governo di Kurz a passare alla cosiddetta 'Fase 2'. Dal 14 aprile potranno riaprire i negozi fino a 400 mq di dimensione, i parchi, i vivai, i ferramenta, oltre ad una serie di attività studiate dal Governo. Dal primo maggio potranno riaprire tutti i negozi, i parrucchieri e i centri commerciali.

Ristoranti, bar e alberghi potranno ricominciare da metà maggio, mentre per fiere, mercati, concerti ed eventi vari sarà necessario attendere fino alla fine di giugno. Le scuole resteranno chiuse fino a metà maggio, gli esami di maturità verranno svolti regolarmente e il Governo sta cercando di capire la modalità migliore, mentre le università resteranno chiuse per tutto il semestre.

L'obbligo di utilizzo delle mascherine, che già era introdotto per i supermercati, verrà esteso all'utilizzo dei mezzi pubblici. Rimangono i divieti, fino a fine mese, di uscire di casa se non per i motivi suddetti e per fare sport individuale.

Sarà decisiva la settimana di Pasqua, dove verrà monitorato dal Governo l'attività della cittadinanza per verificare se le misure precauzionali previste saranno rispettate. Nel caso ci fossero eccessi, Kurz e Kogel si sono detti pronti a rallentare ulteriormente la riapertura e ripristinare i divieti. Insomma, da parte di Kurz c'è la volontà di far ripartire il Paese, ma c'è anche la consapevolezza che, finché non sarà disponibile un vaccino o saranno riconosciuti dei farmaci efficaci, le libertà di movimento o di viaggiare non potranno ritornare quelle di prima.

Inoltre, secondo il Cancelliere, il virus resterà presente per molto tempo ancora, pertanto si dovrà sempre essere pronti eventualmente a ridare un 'giro di vite' alle aperture che si stanno organizzando.