Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha smentito la notizia relativa all'esistenza di un "piano segreto" per contrastare la pandemia da nuovo Coronavirus che sarebbe stato tenuto nascosto per evitare che si diffondesse il panico tra la popolazione. L'esponente del Governo è intervenuto il 21 aprile al programma di Rai 3 Cartabianca per chiarire alcuni aspetti della vicenda.

Speranza ha detto che ai primi di febbraio, quando ancora non si parlava di Covid-19 in Italia, il Ministero della Salute ha elaborato uno studio in collaborazione con il Comitato tecnico-scientifico, chiarendo che era in forma riservata e non segreta.

Quest'analisi avrebbe consentito al Governo di sapere come muoversi qualora fosse scoppiata l'emergenza sanitaria nel nostro Paese.

L'ex capogruppo del Partito Democratico ha sottolineato che ancora il 14 febbraio l'Agenzia dell'Unione europea per il controllo delle malattie definiva "bassa" la possibilità di una diffusione del contagio da Covid-19 nel Vecchio Continente.

Speranza: 'Le cose non stanno come qualcuno ha scritto'

Il responsabile del Ministero della Salute ha ulteriormente precisato che, quanto accaduto, è diverso da tutto ciò che è stato raccontato, affermando: "Non ci fu alcuna reticenza per non provocare il panico". A tal proposito, ha rimarcato che tutte le riunioni del Comitato tecnico-scientifico sono riservate e non pubbliche.

Lo studio, seguendo il ragionamento di Speranza, sarebbe stato utile perché avrebbe indicato anche una serie di variabili utili per gestire un'eventuale e pericolosa diffusione del virus lungo la penisola con interventi mirati. Dunque, proprio per questo motivo, il segretario di Articolo Uno ritiene che: "È un merito del Governo aver elaborato questo studio per capire come intervenire".

Il Copasir convocherà Speranza e Pisano su presunto piano segreto e app Immuni

Nonostante la smentita di Roberto Speranza, il Copasir (Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) vuole comunque approfondire la questione e, per questo motivo, ha deciso di convocare sia il Ministro della Salute che la collega all'Innovazione tecnologica, Paola Pisano.

Gli argomenti all'ordine del giorno saranno proprio il presunto "piano segreto" attuato in vista dell'eventuale emergenza sanitaria e la app Immuni, lo strumento tecnologico che servirà per tracciare il contagio in Italia. Anche su questo punto l'Esecutivo ha provato a chiarire la questione, ricordando che i cittadini saranno liberi di scegliere se installare o meno l'applicazione.

Intanto la Lega passa all'attacco: il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ha detto che se dovesse emergere che Giuseppe Conte era all'oscuro del piano nascosto dovrebbe dimettersi. Invece, se ne fosse stato al corrente, a febbraio, quando ha detto che era tutto sotto controllo e che non c'era alcun rischio contagio, ha mentito al Paese.