Non è ancora chiaro al momento se, e in che modo, il Mes (Meccanismo europeo di stabilità) sia entrato nell’accordo sottoscritto il 9 aprile scorso dai Ministri delle Finanze dell’Ue. In attesa delle decisioni finali dei capi di Stato e di Governo, si moltiplicano però le polemiche nel mondo della Politica. Le opposizioni italiane al Governo Conte, cosiddette sovraniste, gridano al tradimento del nostro Paese da parte dell’esecutivo giallorosso, puntando il dito contro il Premier e il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Nel dibattito tricolore si inserisce anche Yanis Varoufakis, l’economista greco divenuto famoso quando ricopriva il ruolo di Ministro delle Finanze nel primo Governo Tsipras.

Ebbene, secondo Varoufakis, il Mes senza condizionalità sarebbe una “bufala ispirata dalla Merkel”.

Yanis Varoufakis contrario al Mes: ‘Italia si è piegata’

L’Italia si è piegata” accettando prestiti tramite il Mes che dovrebbero provocare una “severa austerità il prossimo anno”, scrive Varoufakis su Twitter bollando come “pietosi” i prestiti alle imprese che verranno concessi dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e bocciando anche i fondi per la disoccupazione (Sure). Insomma, in cambio di questi soldi gli italiani rischierebbero una “depressione permanente” in stile Grecia.

‘Mes elaborata bufala della Merkel’

In un successivo cinguettio, l’economista di sinistra greco si spinge anche oltre.

A suo modo di vedere, infatti, i “prestiti del Mes senza condizionalità”, di cui si è parlato in queste ore, non sarebbero altro che una “elaborata bufala ispirata dalla Merkel”. Varoufakis ironizza sul fatto che ora si potranno ottenere “miliardi di nuovi prestiti senza condizioni”, dimenticando però che, il prossimo anno, “Bruxelles ‘noterà’ che il tuo rapporto tra debito e Pil è salito alle stelle e richiederà, ex post, un'austerità gigantesca e catastrofica”.

'Conte accetta titoli tossici, spettacolo vile'

Poi, uno scatenato Yanis Varoufakis se la prende anche con i capi di Governo europei, come quello italiano, spagnolo e greco, che hanno accettato le condizioni capestro del Mes.

“I loro partiti sono totalmente dipendenti (per finanziamenti, promozione e influenza dei media) dall’oligarchia 'sans frontières' che si oppone a qualsiasi soluzione (ad esempio gli eurobond) in grado di spostare la ricchezza dai ricchi ai poveri”, li accusa l’economista ellenico. “Non è uno spettacolo vile? - si chiede polemicamente - quelli come Conte, Sanchez e Mitsotakis, i quali fino a poche ore fa hanno dichiarato che senza un eurobond l’Unione europea è condannata, stanno celebrando la morte e la sepoltura degli eurobond e la loro sostituzione con prestiti Mes tossici aggiunti a debiti nazionali insostenibili”.