Il giornalista Maurizio Belpietro ritiene che elezioni regionali potrebbero rappresentare un ostacolo non semplice da superare per Giuseppe Conte. Nel suo editoriale su La Verità il direttore mette in evidenza che le prossime elezioni regionali (si voterà in Toscana, Liguria, Campania, Veneto, Puglia e Marche) possano mettere in difficoltà l'attuale presidente del Consiglio, un po' nel 2000 quando i risultati negativi alle consultazioni regionali fecero di fatto cadere il governo di Massimo D'Alema.

Belpietro ricorda la caduta di D'Alema

Maurizio Belpietro sottolinea come la grande forza attribuita a Giuseppe Conte dai sondaggi rischia di essere, a suo avviso, smentita da una realtà che potrebbe emergere dalle prossime elezioni regionali.

"De Luca e Zaia - scrive il giornalista sulla propria pagina Facebook- premono per andare alle urne già a luglio. E 'Giuseppi' rischia di fare la stessa fine di D'Alema".

Nel suo articolo sull'edizione cartacea de La Verità, Belpietro ricorda come D'Alema fu costretto a lasciare Palazzo Chigi in seguito alla disfatta subita alle regionali dell'aprile 2000, venendo rimpiazzato da Giuliano Amato. Uno scenario che, secondo il giornalista, è ben presente nella testa di Giuseppe Conte, il quale vorrebbe scongiurare la possibilità che ciò accada.

Secondo Belpietro, Conte temerebbe le elezioni regionali

Ai rischi legati alla possibilità di una sconfitta nelle elezioni regionali delle forze che attualmente fanno parte della maggioranza di governo, per Giuseppe Conte fanno da contraltare dei sondaggi che parlano di un buon gradimento.

Le ultime rilevazioni infatti affermano che un eventuale lista elettorale facente al premier avrebbe un gradimento elettorale che potrebbe superare il 14%.

Maurizio Belpietro ritiene, però, che l'attuale capo del governo non si fiderebbe troppo di rilevazioni che, già in passato, sono state smentite dalle urne. Nel suo editoriale apparso su La Verità, dice che Conte starebbe mettendo in atto una strategia a rendere più stabile il suo "traballante trono".

Conte, secondo quanto scrive Belpietro, sarebbe riuscito a far slittare di qualche mese l'appuntamento con le urne. Ora ci sarebbe la pressione di alcune regioni, tra cui Campania e Veneto, affinché si voti giù a luglio. "Conte - scrive Belpietro - teme che consultazioni possano essere un boomerang". Discorso diverso, invece, per le elezioni politiche: l'idea del premier sarebbe ovviamente quella di arrivare fino a fine legislatura, nel 2023.

Non resta adesso che attendere per capire quando saranno fissate le elezioni regionali, già posticipate per l'emergenza Covid-19, per capire quale impatto avranno i risultati sulla Politica.