Continuano ad animare il dibattito politico alcune dichiarazioni di Giuseppe Conte, risalenti a qualche giorno fa. Giorgia Meloni ha commentato duramente l'ipotesi rilanciata dal premier relativamente alla proroga dello stato d'emergenza in Italia. Il presidente del Consiglio aveva ritenuto plausibile la prosecuzione fino alla fine dell'anno, generando pesanti malumori all'interno dell'opposizione. La leader di Fratelli d'Italia ha fatto intendere che una scelta di questo tipo sarebbe più che altro un escamotage da parte del governo per continuare a operare con più libertà.

Meloni contro la prosecuzione dello stato d'emergenza

Con il termine stato d'emergenza si intende un particolare status in cui il governo può prendere qualche decisione con tempi più rapidi in ragione della difficoltà storica che si sta vivendo. In termini semplici può accadere che si possa superare lo step relativo alle approvazioni in Parlamento di alcune delibere, in virtù della necessità di essere celeri. Un presupposto che, però, secondo le opposizioni non c'è, alla luce del fatto che i numeri dicono che la fase acuta della pandemia è al momento alle spalle. "Sarebbe - tuona Giorgia Meloni - un delirio allungarlo fino al 31 dicembre". Opinione che rafforza sottolineando come nei paesi vicini si starebbe agendo in maniera sensibilmente diversa.

La notazione fatta dalla leader di Fratelli d'Italia è che, al momento, nessun altro paese d'Europa avrebbe intrapreso una strada come quella annunciata come ragionevole dal presidente del Consiglio.

Coronavirus: l'affondo di Meloni contro il governo

Giorgia Meloni mette in evidenza come prolungare l'emergenza potrebbe essere un segnale inopportuno anche a livello internazionale.

A suo avviso c'è quasi il rischio che si possa veicolare l'immagine di un'Italia paragonabile ad un cluster di coronavirus, mentre gli altri elaborano progetti finalizzati a mettere in piedi la ripartenza. Giorgia Meloni manifesta perplessità sull'eventuale dichiarazione d'emergenza sotto il profilo tecnico. A suo avviso, infatti, un eventuale stato emergenziale imporrebbe una chiusura dei confini che, al momento, non è certamente totale.

Dopo aver posto i dubbi passa all'affondo, esprimendo il suo duro punto di vista sull'eventuale prosecuzione dello stato d'emergenza. "È - incalza - il tentativo del governo di mantenere una libertà d'azione che gli ha consentito di fare molte cose che non c'entravano nulla con il Covid". L'esponente dell'opposizione, nelle sue dichiarazioni, fa riferimento ad esempio a quelle che sarebbero state le nomine riguardanti posizioni apicali in alcune società statali.

"Sono pronta - ha concluso Giorgia Meloni - a fare le barricate. Atteso che se c'è un'emergenza si convoca il Parlamento in 24 ore e si vota lo stato d'emergenza".