A fronte della risalita dei contagi da Coronavirus avvenuti nelle ultime settimane, il governo ha emanato una nuova ordinanza che prevede la chiusura delle discoteche su tutto il territorio nazionale e viene esteso l'obbligo della mascherine dalle 18 alle 6 di mattina nei luoghi sia aperti che chiusi, e l'obbligo di sottoporsi al tampone per chi rientrare dalla Spagna, Grecia e Malta. L'ordinanza è stata firmata oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza e sarà in vigore fino al 7 settembre.

Non sono più ammesse deroghe nazionali

In una riunione in videoconferenza, Speranza ha spiegato la necessità di sospendere tutte le attività che riguardano balli, serate danzanti e concerti all’aperto per evitare affollamenti a causa di un aumento eccessivo dei casi positivi, senza più nessuna deroga regionale.

Infatti, a partire dal 7 agosto vi erano già state delle sospensioni, ma una serie di deroghe regionali ha permesso di aggirare queste sospensioni portando ad aprire locali notturni, dal Veneto alla Puglia. Ma a fronte dell’aumento dei contagi, sono poche regioni che hanno imposto la chiusura, quali Sardegna, Calabria e Basilicata chiudendo le discoteche durante il giorno di Ferragosto, mentre le altre hanno solo aumentato le misure restrittive, come l'ingresso solo al 50% della capienza e obbligo di indossare della mascherina in pista da ballo.

Patuanelli assicura che ci sarà un sostegno economico per tutte quelle attività a rischio

Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato che, pur sapendo del grosso danno che avrebbe portato la chiusura delle discoteche, “non vi erano altre alternative se non si vuole ritornare alla situazione di marzo”, assicurando che ci sarà un sostegno per tutte quelle attività che subiranno delle maggiori perdite.

Anche il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha annunciato “restiamo uno dei paesi più sicuro al mondo per la sicurezza sanitaria… è al momento di andare avanti ma limitando le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti”.

Il Silb è preoccupato per le conseguenze che porteranno le discoteche chiuse

Il Sindacato dei locali da ballo (Silb) parla quasi di quattro miliardi di fatturato a rischio con almeno il 70% di locali chiusi da febbraio. Il presidente nazionale del Silb, Maurizio Pasca, critica negativamente questa nuova ordinanza dicendo che “la discoteca è un capro espiatorio di piaghe sociali come l’alcol, la droga e la violenza.

Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il contagio si fermerà. Ma per ora chiediamo al governo aiuti per le nostre aziende, chiuse da fine febbraio e hanno dipendenti, affitti e tasse da pagare”.